“Tutto chiede salvezza”: la serie che sensibilizza sulla salute mentale (e tutte le altre premiate ai Nastri d’Argento)

Ecco i vincitori dei Nastri d’Argento 2023, con premi a serie tv che narrano di temi importanti, dal femminismo alla malattia mentale.

Sono stati annunciati i vincitori dei Nastri d’Argento Grandi Serie che si concludono a Napoli il 17 giugno al Teatrino di Corte di Palazzo Reale, in collaborazione con la Film Commission Regione Campania. Quest’anno si è deciso di premiare le cosiddette serie “impegnate”.

Fa il pieno di riconoscimenti Esterno notte che racconta il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro e che viene eletta Miglior Serie 2023. Premiati come migliori attori protagonisti anche Fabrizio Gifuni e Margherita Buy che hanno interpretato rispettivamente il politico della DC ed Eleonora Chiaverelli, la moglie.

Riconoscimenti importanti per serie tv sulle donne

Era nell’aria poi la vittoria di Mare Fuori, diventata un vero e proprio fenomeno pop e confermata come Serie dell’anno, capace di appassionare decine di migliaia di ragazzi alle vicissitudini non semplici dei giovani detenuti nel carcere minorile di Napoli.

Si è inoltre deciso di premiare due serie tv incentrate sul ruolo della donna, seppur la prima abbia fatto molto discutere. Parliamo di La legge di Lidia Poët, vincitrice come Miglior serie crime e che racconta la storia della prima donna avvocata d’Italia (e della sua battaglia per farsi riconoscere come tale) e di Solo per passione – Letizia Battaglia fotografa.

Quest’ultima, che si è aggiudicata un premio speciale, è una miniserie televisiva targata Rai 1 trasmessa in due puntate che narra le vicende di Letizia Battaglia, una delle più grandi fotografe italiane che debuttò nel giornale palermitano L’Ora, unica donna tra colleghi uomini.

“Tutto chiede salvezza”: un premio meritatissimo

Un altro meritato riconoscimento va anche a Tutto chiede salvezza. In questo caso il premio è per Andrea Pennacchi, come Miglior attore non protagonista. Un Nastro d’Argento che tocca e commuove, così come il personaggio interpretato da Pennacchi: Mario.

Personaggio che potrebbe sembrare secondario, ma che invece si rivelerà cruciale nello sviluppo e nel finale della serie tv, di cui già è stata annunciata la seconda stagione. Targata Netflix e basata sull’omonimo romanzo (ispirato a vicende autobiografiche) di Daniele Mencarelli, si incentra su un tema di vitale importanza: la salute mentale.

Il protagonista, Daniele, viene sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio nel reparto di psichiatria. Daniele si ritrova catapultato per 7 giorni in questa realtà tutta nuova che inizialmente fatica ad accettarsi, sentendosi fuori posto e “normale” rispetto agli altri ricoverati.

Rompere lo stigma verso la malattia mentale

Qui si trova a dover fronteggiare le realtà diversissime tra loro dei suoi compagni di stanza. C’è Mario, dolce e colto ex maestro delle elementari ossessionato da un “presunto” uccellino che verrebbe a trovarlo tutti i giorni; Gianluca, gay e bipolare non accettato dal padre militare; Madonnina; Alessandro, caduto in uno stato catatonico per cui non parla e assistito sempre dal padre e ancora più tardi Giorgio, un gigante buono rimasto ancora bambino.

Abbiamo detto che Tutto chiede salvezza meritava questo premio e ne meritava anche molti di più per la sua capacità di avvicinare il pubblico ad un tema difficile e delicato, quello del disagio psicologico. Ha inoltre cercato di rompere lo stigma che per troppi anni ha circondato (e ancora per certi versi circonda ancora) la malattia mentale e il malato psichiatrico.

Nella serie emerge tutto: dalle criticità del sistema psichiatrico alle fragilità di persone sempre appese ad un filo in cui un minimo dettaglio può essere un ago della bilancia tra lucidità e “follia”. Non manca nemmeno la condivisione, la solidarietà, l’amicizia, dinamiche che in appena pochi giorni si possono creare per darsi sostegno l’uno con l’altro.

Una serie dunque da guardare e da riguardare che sarebbe anche da proporre nelle scuole per sensibilizzare su un tema troppo spesso bistratto per paura, per tristezza a volte purtroppo anche per un senso di disgusto ma che finalmente è stato sdoganato e di cui è fondamentale parlare.

Nastri D’Argento: chi ha vinto

Ricapitoliamo dunque i vincitori dei premi.

Nastri d’Argento 2023: i premi

  • Serie dell’anno: “Mare fuori”
  • Miglior serie: “Esterno notte”
  • Miglior serie crime: “La legge di Lidia Poët”
  • Miglior serie dramedy: “Prisma”
  • Miglior serie comedy: “Call my agent”
  • Docuserie: “Circeo”
  • Miglior film tv: “Filumena Marturano”
  • Miglior attrice protagonista: Margherita Buy – “Esterno notte”
  • Miglior attore protagonista: Fabrizio Gifuni – “Esterno notte”
  • Miglior attrice non protagonista: Valentina Bellè – “The good mothers”
  • Miglior attore non protagonista: Andrea Pennacchi – “Tutto chiede salvezza”

Nastri d’Argento 2023: premi speciali

  • “Solo per passione – Letizia Battaglia fotografa”
  • Francesca Comencini – per la direzione artistica di “Django”
  • Paolo Sorrentino – guest star in “Call my agent – Italia”
  • Lux Vide – per i primi 30 anni di successi
  • Nastro della legalità-serie: “Tutto per mio figlio”

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Fonte: Nastri d’Argento

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