Supereroi di Mr Rain è la vera rivelazione di questo Festival di Sanremo. Merito di un brano orecchiabile, con un ritornello che ti entra in testa, del coro di voci bianche di bambini che l’artista ha portato con sé sul palco e anche e soprattutto del forte messaggio che lancia. Supereroi parla infatti dell’importanza di chiedere aiuto e di farsi aiutare durante un periodo difficile. Perché i veri supereroi sono quelli che hanno il coraggio di dimostrare le proprie debolezze senza vergognarsene.
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Fino a pochi anni fa parlare di salute mentale al Festival di Sanremo sarebbe stato uno scandalo. Era un argomento tabù e lo dimostrò il clamore con cui fu accolta quella che poi sarebbe diventata la canzone vincitrice dell’edizione 2007, Ti regalerò una rosa di Simone Cristicchi. Grazie alla sua interpretazione magistrale, il cantautore aprì uno squarcio nel famoso “non detto” sanremese e non solo, tanto da portarsi a casa anche il Premio della Critica Mia Martini ed il Premio della Sala Stampa Radio-TV Lucio Dalla.
Negli ultimi anni, fortunatamente, questo argomento non solo ha iniziato a prendere piede, ma è anche diventato di stretta attualità. I motivi sono tanti, ma sicuramente il periodo difficile che abbiamo vissuto a causa del lockdown per il Covid – in cui molti hanno iniziato a mostrare sintomi di ansia, depressione e attacchi di panico anche e soprattutto a causa della solitudine e della paura di ammalarsi – ha permesso al tema di finire sotto i riflettori. Qualche timido segnale di comprendere l’importanza della cosa si è avuto anche dalla politica, con l’introduzione del bonus psicologo.
I veri Supereroi sono quelli che chiedono aiuto
Per le nuove generazioni ora è diventato più “normale” parlare dei propri problemi psicologici e mentali. Mentre prima ci si vergognava ad ammettere di soffrire di questi disturbi e si cercava di tenere tutto segreto, ora sempre più persone si aprono in tal senso.
Piano piano, si sta cercando di instillare il concetto che chiedere aiuto vuol dire essere forti e non essere deboli. Chiedere aiuto è da “supereroi”. Ed eccoci arrivati al titolo di una delle canzoni in gara al Festival di Sanremo: Supereroi di Mr. Rain che – insieme a Vivo di Levante e Lasciami dei Modà – affronta questa proprio tematica.
Un brano che ha sorpreso tutti, con tanti che forse non conoscevano questo rapper bresciano classe 1991. Al secolo Mattia Belardi, è in realtà uno degli artisti hip hop più noti della scena musicale italiana, vantando collaborazioni anche con artisti noti tra cui il “rivale” J-Ax e Annalisa. Dopo aver partecipato lo scorso anno alla serata dei duetti con Highsnob e Hu, è tornato sul palco sanremese ma questa volta in gara.
Il coro di voci bianche ha commosso tutti
A stupire molti, oltre al brano facilmente orecchiabile e il tema importante affrontato, è stata l’esecuzione, con Mr. Rain accompagnato da un coro di bambini che si tiene la mano l’uno con l’altra. Da una parte un’ala, dall’altra un’altra (chiaro rimando alla canzone) e in mezzo questa sorta di “catena” fanciullesca.
Una scelta che, per chi lo conosce, non è comunque nuova o pensata ad hoc, dato che inserisce cori di voci bianche nei suoi pezzi sin dal 2015. I piccoli hanno comunque influito notevolmente sulla capacità della canzone di arrivare al pubblico a casa. Sono l’innocenza fatta a persona e rappresentano quelle nuove generazioni da educare alla necessità di chiedere aiuto quando si è in difficoltà.
Una canzone autobiografica: Mr. Rain stesso ha passato un periodo molto complicato
Ma da dove nasce Supereroi? Il messaggio che vuole dare passa probabilmente perché è un pezzo autobiografico, un brano figlio dei giorni nostri. Racconta la paura di trovarsi in un momento no e la necessità di avere un supporto per uscirne. Commuoventi e significative in tal senso le strofe:
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Lo stesso Mr. Rain ha spiegato:
Questa è una canzone autobiografica, la mia storia, quando si attraversa un periodo cupo di depressione come l’ho passato io l’importante è farsi aiutare, parlarne con un parente o un professionista, aprirsi, per normalizzare la situazione. Il Supereroe è chi si fa aiutare.
Già in Fiori di Chernobyl l’artista aveva raccontato di una rinascita dopo un periodo complesso, in cui si era chiuso in casa, in una bolla da cui ha fatto fatica a uscire. Poi, però, ha imparato a chiedere aiuto e ora ha deciso di esortare tutti a fare lo stesso. Lo fa direttamente nell’incipit parlato di Supereroi, spronando tutti a non “combattere una guerra” da soli, anche se domandare supporto a qualcuno può farci paura:
Non puoi combattere una guerra da solo
Il cuore è un’armatura
Ci salva ma si consuma,
A volte chiedere aiuto ci fa paura
Ma basta un solo passo come il primo uomo sulla luna,
Perché da fuori non si vede quante volte hai pianto
Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro
Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro
Non sono “solo canzonette”
Mr. Rain ci insegna che non bisogna dimostrare di essere “forti” da soli a tutti i costi di fronte ai problemi che la vita ci pone davanti. Si può e si deve essere forti assieme a chi ci tende una mano perché “siamo invincibili vicini e ovunque andrai sarai con me” e insieme si può persino fermare “il vento come dentro gli uragani”.
Con questo brano, il cantautore si candida a rimanere nella Storia di questo Sanremo e nei cuori di tanti che, forse anche grazie a Supereroi, riusciranno finalmente ad uscire da un periodo complicato, mano nella mano ad un amico, un parente o un compagno di vita. A dimostrazione che no, non sono “solo canzonette”.
Di seguito il testo di Supereroi e il video dell’esibizione di Mr. Rain durante la prima serata del Festival di Sanremo:
Non puoi combattere una guerra da solo
Il cuore è un’armatura
Ci salva ma si consuma,
A volte chiedere aiuto ci fa paura
Ma basta un solo passo come Il primo uomo sulla luna,
Perché da fuori non si vede quante volte hai pianto
Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro
Siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro.
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole
Ci sono ferite che non se ne vanno nemmeno col tempo
Più profonde di quello che sembrano
Guariscono sopra la pelle, ma in fondo ti cambiano dentro
Ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso, ma ogni volta che ho toccato il fondo
Tu c’eri lo stesso
Oh
Quando siamo distanti
Ogni volta che piangi piange pure il cielo
Oh
Non ho molto da darti ma ti giuro che
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo
Mi basta un attimo e capisco che ogni cicatrice tua è anche mia
Mi basta un attimo per dirti che con te ogni posto è casa mia
Perché siamo invincibili vicini e ovunque andrò sarai con me
Supereroi solo io e te
Due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole
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