Addio Sandra Milo, icona del cinema italiano: non dimenticheremo mai il tuo amore per gli animali

Se ne è andata circondata dai suoi cari a 90 anni Sandra Milo. Musa di Fellini, con lei ci lascia un pezzo di storia del cinema italiano

Si è spenta all’età di 90 anni Sandra Milo, una delle colonne portanti del nostro cinema. A renderlo noto è la famiglia dell’attrice, tra le muse di Federico Fellini di cui fu amante per 17 anni. Era nata a Tunisi l’11 marzo del 1933 ed all’attivo aveva una settantina di film.

Fu diretta dai maestri della cinematografia, da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci a Federico Fellini, da Luigi Zampa a Dino Risi, da Luciano Salce a Duccio Tessari, da Pupi Avati a Gabriele Salvatores fino a Gabriele Muccino, solo per citarne alcuni.

Il primo ruolo importante arrivò nel 1959 con “Il generale Della Rovere”, per la regia di Roberto Rossellini, in cui interpretò una prostituta al fianco di Vittorio De Sica. Un ruolo analogo ricoprì in “Adua e le compagne” del 1960 di Antonio Pietrangeli.

Nel 1961 affiancò Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni nel film “Fantasmi a Roma”, diretto da Antonio Pietrangeli. Nel 1962 recitò con Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi ne “Il giorno più corto” di Sergio Corbucci.

L’incontro con Fellini e il passaggio al piccolo schermo

Cruciale per lei fu l’incontro con Fellini che la soprannominò affettuosamente “Sandrocchia”. Qui la sua carriera ebbe una svolta, diventando la protagonista di due capolavori: “” del 1963 e “Giulietta degli spiriti” del 1965.

Dopo anni passati nel cinema, negli anni ‘80 diventò un volto per il piccolo schermo, mentre negli ultimi anni si destreggiò tra cinema e teatro. Nel 2021 arrivò il meritatissimo premio David di Donatello alla carriera.

Fece scalpore la sua intervista tv in cui si schierò apertamente a favore dell’eutanasia, dichiarando di aver aiutato la mamma in fin di vita che “si stava consumando in un dolore immenso e senza fine” ad alleviare le sue sofferenze. All’epoca raccontò:

Mi ha fatto uscire dalla stanza, ed è morta, sola, come lei voleva. Non credo che sia vero quando si dice che tutto questo è falsa pietà. So che c’è molta gente a favore e molta contro, ma bisogna provarlo, come si fa a dire ‘no, continua a soffrire’, se sai che quella persona non avrà scampo a causa del male che l’ha colpita? La gente deve poter morire con dignità.

L’amore per gli animali e per i suoi due cani salvati dalla soppressione

Ma soprattutto tutti noi non dimenticheremo Sandra Milo per il suo impegno verso gli animali, in un amore che eguagliava quello per il cinema. Gli animali l’hanno sempre accompagnata in tutta la sua vita, con la famiglia che ha ospitato molte creature a cui ha donato cura e una vita migliore di quella precedente.

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La Milo lascia due adorati cani levrieri, Lady Sapphire e Greyhound Jim, che ha salvato dalla soppressione insieme alla figlia Azzurra. Il primo a essere strappato da un destino di maltrattamenti è stato Jim che veniva usato per le corse commerciali in Irlanda. Poi, nel 2023, ha adottato Lady.

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Sul finire dello scorso anno, inoltre, si era spesa per evitare la chiusura del canile di via Riale a Pescara, con un appello al sindaco Carlo Masci sostenendo:

Quei dolcissimi 4 zampe meritano di stare vicino ai volontari e alle persone che li amano e se ne prendono cura ogni giorno.

Con lei se ne va dunque non solo una grande attrice, ma anche un’amica degli animali che fino all’ultimo si è battuta per i loro diritti e per dare una seconda opportunità a tante creature bisognose solo di tanto amore.

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Fonte: ANSA

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