I Massive Attack hanno realizzato il concerto più green di sempre, “Act 1.5”: cibo vegetale e 100% alimentato da rinnovabili

I Massive Attack hanno lanciato un segnale forte per il clima con il concerto “Act 1.5”: niente auto, alimentato interamente da rinnovabili, cibo vegano e a km 0

I Massive Attack hanno fatto la storia con “Act 1.5”, un concerto che è stato definito il più green di sempre e che si è svolto nella loro città natale, Bristol. L’evento è stato concepito come un “acceleratore di azioni per il clima”, puntando a mantenere il riscaldamento globale entro l’obiettivo critico di 1,5 gradi Celsius, come stabilito dall’Accordo di Parigi del 2015.

La band, nota per la sua posizione progressista su temi ambientali, ha lavorato duramente per ridurre l’impatto ecologico del concerto al minimo. Robert Del Naja, frontman della band, ha sottolineato che l’intenzione non è solo quella di parlare della crisi climatica, ma di agire concretamente.

Act 1.5 è stato alimentato al 100% da energia rinnovabile e molte altre misure innovative sono state adottate per ridurre le emissioni di carbonio. Non ci sono stati parcheggi per automobili: i 34.000 spettatori attesi erano invitati a raggiungere l’evento a piedi, in bicicletta o utilizzando i mezzi pubblici.

La band si è spostata in treno riducendo il trasporto di attrezzature

Inoltre il cibo era interamente vegano e a chilometro zero, mentre i bagni erano compostabili. Un altro aspetto cruciale del festival è la riduzione del trasporto di attrezzature: rispetto ai sei camion utilizzati in passato, ora ne sono stati usati solo due, con la band che si è spostata prevalentemente in treno.

Infine, per lasciare un’eredità tangibile, è stato piantato un nuovo bosco con 19.000 querce a 40 miglia dal luogo del festival, simbolo dell’impegno della band verso un futuro più sostenibile. Il progetto è supportato da un rapporto commissionato al Tyndall Centre for Climate Change Research, che offre una tabella di marcia per ridurre drasticamente le emissioni nel settore musicale.

Del Naja ha espresso frustrazione verso l’industria musicale, accusata di non fare abbastanza per affrontare l’emergenza climatica, e ha invitato i promoter a prendere iniziative simili. La band spera che il loro evento possa fare da modello per future manifestazioni musicali sostenibili.

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