È in arrivo su RaiPlay e su Rai2 la terza stagione di Mare Fuori, serie con al centro le storie dei ragazzi “difficili” dell’Istituto Penitenziario Minorile di Napoli. Le loro vicende, che toccano temi forti e lanciano messaggi importanti, stanno appassionando sempre più il pubblico dei giovani e non solo.
Mare Fuori, il prison drama targato Rai, sta per tornare. È conto alla rovescia per l’uscita il 1° febbraio sulla piattaforma RaiPlay della terza stagione che approderà su Rai2 il 15 febbraio, terminato Sanremo. Rinnovata per una seconda stagione, la terza è stata acclamata a gran voce e a ragione.
Una serie partita in sordina nel settembre 2020 ma che nel corso del tempo ha conquistato il pubblico, specialmente di giovani, fino a diventare un vero e proprio cult soprattutto grazie all’approdo su RaiPlay e su Netflix. Qui ha raggiunto le sue vette più alte, toccando il quarto posto tra le serie più viste.
Un successo meritato perché i temi trattati sono di quelli forti ma da sviscerare. C’è tutto in Mare Fuori: l’adolescenza, le scelte sbagliate, nascere nel posto sbagliato e nella famiglia sbagliata, la famiglia, appunto, da onorare a tutti i costi. Non mancano, ovviamente, l’amicizia e l’amore a fare da sfondo – e non solo – alle storie che animano le puntate trascorse dentro e fuori l’Istituto Penitenziale Minorile di Napoli.
Continui flashback e ritorni al presente per raccontarci il passato di questi ragazzi “difficili” e tormentati. C’è la criminalità organizzata che però non viene mai osannata come accade altrove. Ma ci sono anche abbandono, solitudine e riscatto. Ci sono i “cattivi” e senza scrupoli, ma anche quelli che – come Filippo e Carmine nella prima stagione – all’IPM ci si sono trovati e non del tutto per causa loro.
Tutto nasce dall’amicizia inaspettata tra un ragazzo del Nord e un giovane che cerca di distaccarsi dalla famiglia camorrista
Tutto è partito tre anni fa proprio da Filippo e Carmine. Il primo con la Napoli sommersa ha poco a cui spartire: viene da una famiglia benestante del Nord, sogna di diventare musicista e pare essere il classico bravo ragazzo. Con gli amici, però, commette una bravata che gli costerà caro e finisce in carcere, nella città partenopea, lontano dai suoi affetti più cari.
Qui conosce Carmine che, per proteggere la fidanzata da uno stupro commesso dal figlio di un camorrista rivale della sua famiglia, si macchia del reato peggiore nonostante abbia da sempre voluto distaccarsi da questo mondo. Tra i due nasce un’amicizia insolita, proteggendosi a vicenda da Ciro, giovane boss emergente.
Attorno a loro si accavallano decine di storie diverse, in un racconto corale. Non ci sono solo i ragazzi ma gli adulti, primi tra tutti la direttrice del riformatorio Paola Vinci (Carolina Crescentini) e il comandante della polizia penitenziaria Massimo Esposito (Carmine Recano) che – senza rimanere indifferenti l’una all’altro – fanno di tutto per convertirli alla vita onesta e allontanarli dai comportamenti mafiosi.
Colpi di scena ed emozioni si susseguono
Nel corso degli ultimi 24 episodi le emozioni si susseguono una dopo l’altra, mostrando uno spaccato di vita d’Italia spesso fin troppo sfruttato dalla tv e dal cinema. Questa volta però c’è anche la parte umana, vera, di ragazzi che imparano troppo presto cosa significa vivere nella violenza e nella criminalità che fa parte della loro esistenza e di cui spesso non possono – talora non vogliono – farne a meno.
Costretti a seguire le impronte di chi li ha messi al mondo, si trovano talvolta spalle al muro e faticano a non lasciarsi sopraffare dal senso di impotenza, stretti tra la voglia di uscire da quel mondo e le pressioni della famiglia per entrarci ancora di più.
Da qualche parte, in un incontro inaspettato, in una storia d’amore, in un’amicizia, i ragazzi dell’IPM trovano a volte la spinta a cambiare direzione finché arriva l’ennesimo colpo di scena. Ed è proprio questo, la suspense, l’attesa della prossima mossa del proprio beniamino, che ha permesso al pubblico di affezionarsi così tanto a questi personaggi.
Mare Fuori 3 non sembra essere da meno, si parla persino dell’addio di un personaggio storico. Solo indiscrezioni, per il momento, ma la caccia allo spoiler è già partita. Si vocifera anche di un possibile approdo del cast sul palco del Festival per cantare la sigla – interpretata nella serie da uno degli stessi attori – e per lanciare la terza stagione, anche se dall’Ariston le bocche sono ancora cucite. Ancora pochi giorni e sapremo tutto.
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