Marco Mengoni, vincitore al Festival di Sanremo 2023 con il brano Due vite, è da anni impegnato nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle tematiche ambientali. Tra album con packaging plastic free, iniziative eco-friendly e tour a emissioni zero, l’artista è tra i più sensibili alla salvaguardia del nostro Pianeta.
Era uno degli artisti più quotati di quest’anno e alla fine ce l’ha fatta: Marco Mengoni ha vinto il Festival di Sanremo 2023. Trionfatore all’Ariston esattamente dieci anni fa, aveva già vinto per quanto riguarda le scelte green. Da anni infatti ha portato il tema della sostenibilità al centro del suo percorso musicale nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi. Per arrivare all’origine della coscienza ambientalista di Mengoni dobbiamo tornare agli insegnamenti del nonno Sestilio. Più volte l’artista ha spiegato:
Parlo sempre dei valori che mi ha trasmesso mio nonno, perché devo a lui tutto quello che so sul rispetto della natura e della Terra.
Non per niente la sua trilogia di dischi è intitolata proprio “Materia”. Il 3 dicembre 2021 è uscito il primo album – Materia (Terra) – mentre il secondo – Materia (Pelle) – è in vendita dal 7 ottobre 2022. Un percorso che si concluderà proprio alla fine di Sanremo, con l’uscita a marzo del terzo e ultimo album. Già il titolo della trilogia dice molto e infatti Materia (Terra) è stato il primo packaging in Italia 100% plastic free.
Sono tante le iniziative eco-friendly adottate da Mengoni
Mengoni, ambasciatore italiano della campagna internazionale di National Geographic Planet or Plastic?, nata per sensibilizzare sul dramma dell’inquinamento marittimo e terrestre dalla plastica, ha motivato così la sua decisione:
È un’azione piccola ma essenziale realizzare un disco con un materiale completamente riciclabile. È fondamentale che chiunque sia dotato di un megafono lo usi per diffondere comportamenti corretti e rispettosi. La mia fanbase è molto attenta a queste tematiche.
Un impegno, il suo, che non si è certo fermato alla greenbox del disco. Dall’album successivo, Materia (Terra), è nato il bosco di Materia (Terra) grazie alla collaborazione con VAIA, startup che ha come obiettivo dare nuova vita al legno degli alberi abbattuti dall’omonima tempesta, sostenere le comunità del territorio attraverso il lavoro degli artigiani locali e ripristinare le foreste colpite.
Anche la campagna pubblicitaria del disco è stata eco-friendly. La maxi affissione della copertina, dipinta olio su tela dallo stesso Mengoni, ha ripreso una nuova vita dopo essere stata disinstallata. Una parte è stata porzionata con i singoli pezzi autografati dall’artista e regalati ai fan. L’altra, invece, è diventata parte del progetto di inserimento lavorativo della Cooperativa sociale “Rio Terà dei pensieri” di Venezia. Questo offre ai detenuti del carcere maschile di Santa Maria Maggiore un percorso formativo e di riabilitazione professionale con il laboratorio di riciclo del PVC e la creazione de “Le malefatte”: borse ed accessori coerenti nella filiera di eticità ed ecosostenibilità.
Un tour tra plastic free ed emissioni zero
Durante il suo ultimo tour, inoltre, l’artista ha adottato borracce e bottiglie di vetro nei camerini e materiali monouso biodegradabili nel catering, nonché altre accortezze come merchandising senza imballi in plastica. A questo è seguito il “Fuori Atlantico Tour_Attraversa la bellezza” nato in collaborazione con Green Nation (il reparto internazionale di Live Nation dedicato alla sostenibilità). In questo caso si è trattato una serie di concerti a emissioni zero volta a valorizzare il patrimonio artistico e le meraviglie naturali del nostro Paese.
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