Rebecca Manzi L’IA ha dato vita ad un’altra versione computerizzata di un successo dei Foo Fighters. Questa volta però Everlong è stata “cantata” da Kurt Cobain
@stainedglassFM/Twitter
L’Intelligenza Artificiale ci ha abituato a grandi cose. Certo, sotto alcuni aspetti terribili, ma grandi. L’ultima novità in ordine di tempo che sta spopolando soprattutto sui social è “riesumare” alcuni cantanti passati a miglior vita per far interpretare loro alcuni brani, solitamente non loro.
Vi abbiamo parlato nei giorni scorsi della versione di Yesterday dei Beatles rivisitata con l’IA e “cantata” da uno dei più acerrimi rivali della band inglese, il compianto leader dei Queen Freddie Mercury. Tutto merito (o colpa, a seconda di come la si guardi) di Hassiel Casañas.
Lo YouTuber ha sfruttato le capacità di un software basato sull’Intelligenza Artificiale per dar vita a questa cover così estremamente reale e che ben presto ha trovato notorietà. Ma Casañas non è il solo ad essersi dilettato in “imprese” simili. C’è anche chi è riuscito a far rivivere Kurt Cobain e lo ha fatto “cantare” Everlong dei Foo Fighters.
Una cover dal forte impatto emotivo, vista la connessione tra Nirvana e Foo Fighters
Il video, un vero colpo al cuore per i fan dell’ex leader dei Nirvana suicidatosi all’età di 27 anni, ha ben presto fatto il giro del web e ha stupito tutti. Una cover dal forte valore emotivo, dato che David Grohl – ex batterista dei Nirvana fino al tragico 1994 – ha poi fondato i Foo Fighters dopo la morte del leader dell’iconica band grunge.
La versione della canzone è stata creata con una voce generata dall’Intelligenza Artificiale che imitava quella di Cobain. È diventata virale grazie al profilo di TikTok @airemixes – specializzato in remix realizzati dall’IA – e poi è stata condivisa in lungo e in largo sui social.
https://youtu.be/3K6vT9ZlJx8
Questa versione IA di Curt Cobain ha fatto discutere
Come per quanto riguarda Yesterday di Freddie Mercury, anche questa versione digitale di Everlong cantata da Curt Cobain ha fatto discutere, generando reazioni contrastanti da parte degli utenti. C’è chi si è totalmente schierato a favore e ne è rimasto entusiasta, sostenendo che fosse una vera e propria opera d’arte.
Altri, invece, non la pensavano affatto così e anzi hanno criticato fortemente il pezzo. Ritenevano infatti che, seppur la voce fosse molto simile, si capisse che si trattava di un brano realizzato con la tecnologia. A loro dire non rifletteva il dolore e la passione che caratterizzavano Cobain.
La polemica, dunque, è sempre più viva con l’opinione pubblica spaccata e tanti operatori del settore che temono un ingresso a gamba tesa dell’Intelligenza Artificiale nel mondo della musica, come del resto già sta accadendo.
D’altro canto, c’è ci sono anche artisti e produttori che hanno abbracciato positivamente la novità e stanno approfittando di questa tecnologia per creare nuove forme d’arte, come accaduto ad esempio con la canzone Heart On My Sleeve, una “collaborazione” AI tra The Weeknd e Drake che ha raccolto oltre 300.000 stream su Spotify.
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