L’Intelligenza Artificiale irrompe nella musica: Freddie Mercury “canta” un’emozionante (e agghiacciante) versione di Yesterday dei Beatles

Grazie ai software IA, uno YouTuber è riuscito a far “cantare” Yesterday dei Beatles a Freddie Mercury, di fatto spaccando il web sull’argomento

Freddie Mercury manca enormemente a tutti noi e alla musica e ogni giorno rimpiangiamo il fatto che non sia più qui a incantarci con la sua voce. Ora, però, l’Intelligenza Artificiale ha fatto passi da gigante e ci ha permesso di ascoltarlo un’altra volta, sotto una veste inedita.

È infatti diventato virale un video di Mercury che “canta” uno dei più grandi classici della storica band “rivale” dei Queen, i Beatles. Stiamo parlando di Yesterday, capolavoro immortale del pop inciso nel 1965 e che nella versione “di” Freddie Mercury è tanto emozionante quanto agghiacciante.

Una versione sorprendentemente identica

Ovviamente il frontman dei Queen non ha mai registrato in studio Yesterday, ma le magie dell’IA ci hanno permesso di sentire la sua voce esattamente come ce la ricordiamo, accompagnata per l’occasione solo da una chitarra acustica come spesso accadeva per i live della band.

Oltre all’inconfondibile timbro, l’interpretazione presenta tutti i dettagli della voce di Freddie Mercury, dal tono rauco ed emotivo agli acuti da pelle d’oca che era in grado di raggiungere. Ma a chi dobbiamo questa cover IA di Freddie Mercury? Il merito (o la colpa, a seconda del punto di vista) è dello YouTuber Hassiel Casañas.

Casañas ha dunque dato vita all’ennesimo esempio della spaventosa ed allo stesso tempo grandiosa capacità di un software basato sull’intelligenza artificiale di imitare in un modo estremamente reale la voce di qualcuno, vivo o morto che sia.

https://youtu.be/EkNcRMm9BLw

Alcuni utenti si sono detti entusiasti dei risultati dell’IA

Parlavamo prima di punti di vista opposti e a ragione perché il web si è diviso sul lavoro fatto da Casañas. C’è chi si è detto entusiasta dei risultati raggiunti grazie all’Intelligenza artificiale, ritenendo come in questo modo sia possibile rendere “immortale” un cantante. Un utente ha scritto:

Ogni artista ora deve vivere per sempre e continuare a fare buona musica.

Un altro gli ha fatto eco, esaltando anch’egli l’IA e le sue potenzialità:

Signore e signori, dobbiamo accettare questa nuova realtà e abbracciarla invece di combatterla. L’Intelligenza Artificiale è qui per estendere la nostra immaginazione e usarla, si spera, in modi che vadano a beneficio di tutti.

Ci sono però da considerare anche le implicazioni legali e morali

Dall’altro lato, però, ci sono le implicazioni legali e morali, il classico “rovescio della medaglia” cui si deve tener conto. Replicare la voce di qualcuno – oltre a poter essere anche poco delicato per chi ha subìto una perdita, nel caso in cui il cantante fosse deceduto – porta con sé possibili minacce al copyright.

L’industria musicale è terrorizzata dal futuro di questo fenomeno che, per artisti e case discografiche, diventa più un pericolo che uno strumento utile. Le case discografiche stanno mobilitando gli avvocati per colpire queste ricreazioni dell’Intelligenza Artificiale, sostenendo che si tratti di violazioni del diritto d’autore.

Un rischio che non è affatto così lontano come si potrebbe immaginare, ma che si è già presentato. È il caso della “finta” canzone di Drake e The Weekend. O ancora di recente qualcuno ha creato una cover IA di Lana Del Ray di Hurt dei Nine Inch Nails, cantata nello stile di Johnny Cash, con risultati sorprendenti.

In Brasile, invece, la famiglia di Renato Russo si è schierata contro la versione di Cherry Lipstick cantata dalla versione creata dall’Intelligenza Artificiale del defunto leader dei Legião Urbana. E i Queen, invece, come si sono espressi in merito? Al momento il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor, che detengono parte dei diritti d’autore dei Queen, non hanno commentato la vicenda.

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