Cocain Orso, il thriller ispirato alla vera storia dell’orso che ingerì una dose spropositata di cocaina

Uscita prevista nel nuovo anno per il thriller Cocaine Bear, distribuito dalla Universal Pictures e ispirato alla storia vera di un orso che ingerì cocaina e morì tre mesi dopo l'accaduto. Il film, Cocain Orso in Italia, ripropone la vicenda mostrando la follia omicida del predatore, fuori di testa per la droga

Un predatore dal comportamento alterato dalla cocaina, trafficanti di droga e una serie di vittime, uccise dagli attacchi dell’animale fuori controllo. Questi alcuni componenti di Cocaine Bear, thriller diretto da Elizabeth Banks con possibile uscita a febbraio 2023 e tradotto in italiano come Cocain Orso.

L’inizio della produzione era stato annunciato a fine 2019, svelando piccoli dettagli sulla trama della nuova pellicola, ispirata a una storia vera. Quello narrato in Cocaine Bear è infatti un avvenimento reale e tristissimo allo stesso tempo con protagonista un orso nero.

Nel dicembre del 1985 un orso nero di quasi 80 kg avrebbe ingerito chili di cocaina. La droga, contenuta in un borsone, era stata lanciata dall’aereo di un agente della polizia e contrabbandiere. A scoprirla l’orso. Tre mesi dopo l’incidente, il grande carnivoro era stato ritrovato morto tra le foreste in Georgia, nei boschi in cui è ambientato il film.

Il vero Cocaine Bear, la cui autopsia aveva confermato la presenza di droga nel corpo dell’orso nero, si trova attualmente esibito al Kentucky for Kentucky Fun Mall. Di recente l’orso ha persino ricevuto un cappellino di Babbo Natale per compiacere i visitatori.

Cocaine Bear mescola elementi ironici ad altri horror, in una sceneggiatura che non fa che mostrarci gli effetti della droga su un grande predatore, tra verità e finzione. Se per un attimo guardassimo oltre la sua vicenda, non ci sorprenderemmo di come Cocaine Bear non sia l’unico animale selvatico drogato nella nostra società.

Il suo è stato sicuramente un caso accidentale, ma in moltissimi zoo e strutture che imprigionano gli animali guadagnando sulla loro pelle e sulla loro libertà, gli animali vengono drogati per permettere ai visitatori di scattarsi un selfie vicino a un leone ad esempio.

Questo però non è un film, è la realtà.

Fonte: Universal Pictures

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