Anna Oxa a Sanremo, una vera femminista ante litteram: storia di un’artista ribelle e rivoluzionaria

Anna Oxa sarà di nuovo a Sanremo per la sua quindicesima partecipazione. Da sempre l’artista ha anticipato i tempi e le tendenze, dimostrandosi una vera paladina femminista anche e soprattutto vestendosi da uomo. Quale trasformazione ci riserverà quest’anno?

C’è grande attesa per la partecipazione di Anna Oxa al prossimo Festival di Sanremo. Non solo per il suo brano, Sali (Canto dell’anima), ma anche e soprattutto per il suo outfit e per il look che ci regalerà. Graffiante e grintosa, è la sua quindicesima volta sul palco dell’Ariston (nessuno come lei in questa edizione), con ben due vittorie.

Si sta già parlando di un grande ritorno dal “passato”, ma in realtà la Oxa è un’artista rivoluzionaria che ha sempre anticipato i tempi e le tendenze senza mai paura di osare e nemmeno di scandalizzare.

La Oxa ha sempre rivendicato un’assoluta libertà di espressione, trasformandosi continuamente e lanciando più o meno consapevolmente anche diverse mode. La veterana del Festival torna dopo dodici anni di assenza, consapevole di poter scrivere un’altra pagina della storia sanremese.

1978: look maschile alla David Bowie

Il suo debutto qui risale al 1978 con Un’emozione da poco. Fu subito successo, nonostante avesse appena 16 anni. Si classificò seconda, aggiudicandosi il primo posto nella categoria Interpreti. Il brano è ancora oggi annoverato tra i grandi classici della musica italiana, ma ciò che stupì di questa giovane artista fu il look post punk (che ricordava molto da vicino David Bowie).

Capelli cortissimi, da scandalo per l’epoca per una donna, eyeliner marcato e completo oversize anch’esso di taglio maschile con gilet e cravatta. Dietro c’era lo zampino di un certo Ivan Cattaneo. Già qui si ebbe l’idea di cosa avrebbe portato la Oxa nel mondo della musica e dello spettacolo: una vena anticonformista, che di fatto anticipò il tema genderless anni prima del suo debutto. Una femminista vera, ribelle e rivoluzionaria.

https://youtu.be/wsam6tihE_o

1986: quell’ombelico scoperto

Ogni decennio con Anna Oxa ha però il suo stile ed ecco che negli anni ’80 torna con abiti fascianti, minidress monospalla e tutine aderenti. E anche in questo caso le polemiche non mancarono, con quell’ombelico scoperto che indignò tanti. Un’edizione, quella del 1986, che già aveva fatto epoca perché condotta per la prima volta in toto da una donna: Loretta Goggi. Con È tutto un attimo la Oxa arrivò quinta, ma non mancò di far parlare di sé.

https://youtu.be/_r7js8xUck8

1994: un outfit da dea greca

E ancora negli anni ’90 la cantante diventò una vera e propria femme fatale. All’edizione del 1994 si presentò con capelli biondissimi, trucco marcato, abiti sensuali di Gianni Versace. L’abito d’oro la faceva assomigliare ad una vera dea greca.

Questa volta, nell’anno in cui il mondo conobbe per la prima volta il talento di Andrea Bocelli (che vinse la sezione Nuove Proposte) e quello di Giorgia, la Oxa non era in gara, ma alla conduzione al fianco di Pippo Baudo.

1999: il perizoma dello scandalo

Nel 1999 è di nuovo tra i cantanti ed è di nuovo scandalo. Più trasgressiva che mai, lunghe extension biondo platino volutamente in contrasto con i capelli scuri, ma soprattutto un paio di jeans a vita bassa che lasciavano intravedere – o meglio, facevano vedere benissimo – un perizoma.

C’è chi chiese persino la squalifica per il suo look targato Gucci. Lei però andrò avanti per la sua strada di eleganza e trasgressione e ribatté che quella era la moda che, alle soglie del nuovo millennio, esaltava i corpi delle donne e infrangeva i tabù. Con Senza Pietà vinse il Festival e spense così ogni polemica.

https://youtu.be/iOmtq07KCaE

2006: toni dark

Arriva il nuovo millennio e arriva una nuova trasformazione. La Oxa si presenta negli anni 2000 con capelli scuri e lunghi, voluminosi, make up dai colori pop e look dalle tonalità elettriche che continuano a giocare sulle trasparenze.

Nel 2006, però, l’ennesimo cambiamento: toni dark e un look che ricorda molto da vicino lo stile Morticia Addams. Un abito ecrù, leggerissimo e lungo fino ai piedi (ovviamente nudi). Capelli corvini, lunghissimi e lisci e un viso sbiancato dal trucco. La Oxa sul palco rispecchia perfettamente il brano, Processo a me stessa, quasi teatrale, da recital.

2011: look variopinto

La sua ultima partecipazione in gara al Festival nel 2011, come quella nel 2006, finisce in un nulla di fatto. Anche questa volta l’artista viene eliminata ma non manca di dire la sua nel look, estremamente variopinto in netto contrasto con il precedente.

https://youtu.be/jIK_UNFaSp4

E per quest’anno cosa ci riserverà la trasformista Anna Oxa? A vestirla sarà Dolce&Gabbana, da sempre un’icona della sensualità esuberante. Non ci resta che scoprirlo tra pochi giorni sul palco, certi che ancora una volta farà parlare di sé.

Il testo del brano di Sanremo 2023 di Anna Oxa:

Bocche piene di falsità che nutre il mondo
Mani prive di dignità, votate a Dio
Sali, uomo, sali e dimentica
Sali e ritorna alla (tua) nascita
Occhi dell’ambiguità dei nostri tempi
Vite frammentate senza verità
Sali, donna, sali e resuscita
Sali e ritorna alla (tua) nascita
Libera l’anima
Come rondini la sera
Vola libera
Nitida come il canto dell’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome
Arca dell’umanità andata a fondo
Cuori puri mangiati dall’avidità
Sali e poi un’altra vita tu
Vivrai, Vivrai, Vivrai,
Vivrai, Vivrai, Vivrai,
Vivrai, Vivrai, Vivrai
Libera l’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
Sali… sali… Rosa… sali
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome… oh…
Che non ha nome
Oh… oh… oh… oh… oh… oh… oh…
Nitida l’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome

Leggi tutti i nostri articoli Speciale Sanremo 2023.

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