Questi bicchieri e piatti Ikea sono stati ritirati per rischio di ustioni. La conferma del Ministero della salute

Attenzione a due serie di piatti, tazze e ciotole di Ikea. Possono rompersi. Anche il Ministero della salute mette in guardia

Potrebbero rompersi provocando ustioni. Ikea mette in guardia su alcuni prodotti. Il colosso svedese ha appena fatto sapere di aver ritirato dal mercato i piatti, le ciotole e le tazze di due note serie perché potenzialmente pericolosi. Anche il Ministero della salute, dopo quasi due settimane dall’avviso di Ikea, ha reso noti i dettagli del richiamo.

Il ritiro non riguarda l’Italia ma altri paesi d’Europa. Due sono le serie coinvolte, tra le più diffuse, amate e colorate. Sono la Heroisk e la Talkira. Secondo quanto si legge nell’avviso di sicurezza diffuso dalla società, il rischio è che a contatto col calore ciotole, piatti e tazze appartenenti alle due tipologie possano rompersi rischiando di bruciare chi le sta usando.

“IKEA invita tutti i clienti che hanno acquistato i piatti, le ciotole e le tazze delle serie HEROISK e TALRIKA a non utilizzarli e a riportare i prodotti al negozio IKEA più vicino per ricevere il rimborso. La sicurezza è da sempre una priorità per IKEA. Tutti i nostri prodotti vengono testati e approvati in conformità ai più severi standard e alle leggi vigenti. Ciò nonostante, ci sono stati segnalati dei casi di rottura dei prodotti. Per questo, in via precauzionale, stiamo ritirando dal mercato i piatti, le ciotole e le tazze delle serie HEROISK e TALRIKA. Questi articoli potrebbero rompersi e provocare scottature se contengono cibi e bevande caldi” spiega la società.

Se siete in possesso di queste stoviglie, l’invito è quello di riportarli indietro, in qualsiasi negozio IKEA. E’ possibile ottenere il rimborso anche senza esibire lo scontrino. Sul sito web già da settimane non è più possibile acquistare questi prodotti.

Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il Servizio Clienti al numero verde 800 924646.

Per leggere l’avviso di sicurezza del Ministero della Salute, clicca qui

Fonti di riferimento: Ministero della Salute, Ikea

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