Pizza all'ananas, al pollo o ai peperoni addio! La nota catena americana Domino's Pizza, specializzata nel food delivery, chiude tutti i punti vendita in Italia
Domino’s Pizza alza bandiera bianca in Italia. Dopo 7 anni di attività nel nostro Paese, la celebre catena statunitense di pizzerie si è vista costretta a chiudere anche l’ultimo dei suoi ristoranti presenti nel Bel Paese.
Dal suo debutto sul territorio italiano, avvenuto nel 2015 con il primo punto vendita in Italia, il fast-food ha tentato di proporre ai suo clienti delle alternative alla classica pizza: da quella hawaiana con l’ananas, a quella con i “pepperoni”, passando per la pizza al pollo o al cheeseburger. Insomma, tutto in salsa americana.
Com’era facile immaginare, questi gusti sopra le righe non hanno conquistato il cuore e il palato degli italiani, per i quali sulla pizza non si scherza.
Da qualche tempo il colosso Domino’s si era ritrovato in serie difficoltà economiche, fino a quando la società ePizza SpA – che detiene i diritti per la gestione del franchising – non ha dichiarato il fallimento. A dare il colpo di grazia sono state le restrizioni legate alla pandemia e l’aumento della concorrenza nel settore delle consegne a domicilio (visto che con lo scoppio del Covid-19 app come Glovo e Just Eat hanno iniziato a spopolare in Italia).
Così, l’ambizioso obiettivo di Domino’s Pizza di arrivare all’apertura di oltre 800 punti vendita entro il 2030 è naufragato. Ma, a quanto pare, gli italiani non sentiranno affatto la mancanza delle controverse pizze all’ananas e al pollo.
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Fonti: Financial Times/Tribunale di Milano
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