Decluttering: questa è la tecnica migliore per lasciar andare e dire addio alle cose che hai amato di più

Gli oggetti che possediamo raccontano una storia, che però si riferisce al passato: comprendere questo è il primo passo per lasciarli andare e abbracciare uno stile di vita minimalista

Parliamo spesso di decluttering nei nostri articoli, e di quanto questa pratica trasformata in abitudine possa migliorare la qualità della nostra vita e il nostro benessere psicologico.

Possedere meno oggetti significa puntare su una qualità più alta, risparmiare denaro ed avere meno disordine in casa, per potersi concentrare su ciò che davvero ha valore nella nostra vita. (LEGGI anche: Vuoi liberarti del superfluo? Prova anche tu la sfida dei 30 giorni per abbracciare il minimalismo )

Parlare di decluttering è facile, portarlo nella propria quotidianità è tutt’altra cosa: siamo legati sentimentalmente a molti degli oggetti che fanno parte della nostra vita – anche se ormai vecchi, rotti e inutilizzabili – e abbandonarli può essere difficile.

Il nostro peluche preferito di quando eravamo piccoli, i quaderni di scuola dei nostri figli, il primo regalo del nostro partner, libri letti e amati, bomboniere che non si ha il coraggio di buttare.

Dietro ogni oggetto, insomma, c’è una storia difficile da cancellare con un semplice colpo di spugna. Come fare allora, a liberarli del superfluo senza cedere ai sentimentalismi che ci porterebbero a conservare tutto?

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Come “salutare” gli oggetti sentimentali da buttare

Il modo migliore per liberarci degli oggetti che non ci servono più ma con cui abbiamo un legame sentimentale difficile da cancellare è organizzare un momento di “saluto” e di congedo da questi oggetti.

Prima di chiudere tutto in uno scatolone da destinare alla discarica (o alla vendita o alla beneficenza, a seconda delle condizioni degli oggetti), prendiamoci un momento per noi.

Ripensiamo a quegli oggetti, a quanto ci hanno fatto stare bene psicologicamente e a quanto ci sono stati utili in un particolare momento della nostra vita.

Riviviamo il momento in cui li abbiamo scelti e acquistati o in cui li abbiamo ricevuti in regalo da un familiare o un amico.

Il semplice atto di vedere tutto un’ultima volta e di riconnetterci alle emozioni dietro gli oggetti può essere un modo per lasciarli poi andare con maggiore consapevolezza e con un po’ meno dolore.

Infatti, per quanto sia triste gettar via oggetti del nostro passato che costituiscono veri e propri ricordi, questo rituale dimostrerà a noi stessi che non abbiamo più bisogno di quelle cose.

Conservare i nostri vestiti da bambini o i quaderni della scuola elementare non ci riporterà indietro alla nostra infanzia, ma occupa solo spazio (inutilmente).

Organizzare un momento di congedo da questi oggetti – coinvolgendo magari altri “attori” di quel particolare periodo della nostra vita, come per esempio i nostri genitori, i nostri fratelli o il migliore amico – ci permetterà di ricordare un’ultima volta prima di lasciar andare per sempre il passato e voltare pagina.

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