Oggi sono utilizzate come elementi decorativi, ma in passato venivano appese alle finestre delle abitazioni perché le si riteneva in grado di allontanare gli spiriti maligni
Avete mai sentito parlare delle “Witch Balls”? Si tratta di sfere di vetro di varie dimensioni, prevalentemente di colore blu e verde scuro, risalenti all’Inghilterra del XVIII secolo, sebbene le loro origini siano probabilmente più antiche. Nel XIX secolo raggiunsero il New England, negli Stati Uniti, dove acquisirono ben presto grande popolarità.
Le leggende affermano che fossero in grado di ipnotizzare con i loro meravigliosi riflessi gli spiriti maligni che, toccando la superficie delle sfere, rimanevano intrappolati tra i fili di vetro contenuti al loro interno. Si riteneva inoltre che le negatività si raccogliessero sotto forma di polvere sulla loro superficie: pulendo le sfere regolarmente si era quindi in grado di spazzarle via.
Originariamente venivano appese alle finestre delle case proprio perché le si credeva in grado di allontanare il male, la loro funzione era pertanto apotropaica e non meramente decorativa. Solo in un secondo momento si arricchirono di colori, forme e motivi, acquisendo valore estetico e divenendo popolari in diverse parti d’Europa, dove attirarono ben presto anche l’attenzione di molti artisti.
Nonostante la somiglianza con le palline di Natale, che secondo alcuni studiosi potrebbero derivare proprio da esse, le palle delle streghe possono essere appese alle finestre in qualunque periodo dell’anno. Ogggigiorno vengono spesso utilizzate per aggiungere un tocco di colore allo spazio abitativo e chi crede nei loro poteri preferisce rivolgerle verso est. Ne avevate mai sentito parlare?
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FONTI: Britannica/gatherbreweryandglassworks
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