Una barretta di cioccolato ultracentenaria battuta all'asta? Scopriamo una storia d'altri tempi che proviene dall'Inghilterra
La storia che vedremo tra poco arriva dal secolo scorso e racconta una storia d’amore dal tragico epilogo. Nel 1900, un soldato britannico inviò un dono speciale alla moglie mentre era di stanza all’estero. Si trattava di una barretta di cioccolato Rowntree, che Charles Platts, soldato semplice del 2° Battaglione del Reggimento Yorkshire, volle spedire a casa per far sentire la sua vicinanza alla moglie Martha. Insieme alla tavoletta, Platts allegò un biglietto affettuoso: “Martha, spero che vada tutto bene, tuo affettuoso marito Charlie. Puoi farne ciò che vuoi”.
Sono passati 124 anni, eppure la barretta è rimasta quasi intatta, ed oggi è destinata a essere venduta all’asta per una somma che potrebbe superare i mille dollari. L’asta non riguarderà solo la tavoletta, ma anche altri cimeli preziosi della vita di Platts, tra cui il biglietto originale, una scatola che raffigura la regina Vittoria e due medaglie militari. Le medaglie, la Queen’s South Africa Medal e la India General Service Medal, testimoniano il servizio di Platts nelle campagne militari di quegli anni.
Secondo un portavoce della casa d’aste Baldwin’s, che gestisce la vendita, parte del cioccolato venne mangiata da Martha, ma la maggior parte è rimasta custodita nella scatola che l’ha preservata fino ad oggi. Come appena osservato, il prezzo stimato dell’intero lotto si aggira attorno ai mille dollari, anche se il valore finale potrebbe essere più alto, dato il fascino e la particolare storia che circondano questo prezioso cimelio.
Il cioccolato è spesso protagonista di storie simili, in cui riesce a far parlare di se. Un esempio recente arriva da Dubai, dove una barretta di cioccolato al latte ripiena di khanefeh, dessert tradizionale mediorientale, ha attirato un’attenzione decisamente inaspettata: la barretta, venduta per circa 20 dollari, ha fatto il giro dei social media, spingendo addirittura gli amanti dei dolci e gli influencer a prenotare voli verso Dubai, l’unico posto dove poterla acquistare.
Non mancano altri esempi simili: altra vicenda riguarda una panetteria di New York che ha recentemente importato da Parigi dei muffin al cioccolato, i quali sono letteralmente andati a ruba nel corso delle Olimpiadi. Diventati uno dei simboli del Villaggio Olimpico, i nostri muffin hanno proseguito la scalata verso il successo una volta giunti nella Grande Mela, quando la panetteria Isshiki Matcha ha deciso di metterli in vendita a 10 dollari l’uno, andando esauriti in meno di un’ora e mezza. Il proprietario del negozio, Angel Zheng, ha dichiarato: “Tutti volevano assaggiarli, quindi ho pensato: ‘Perché non provare?’”.
Altro dato interessante, emerso da uno studio recente, riguarda il costo del cioccolato negli Stati Uniti. I newyorkesi risultano essere tra i cittadini che pagano di più per il cioccolato: il consumo di dolci al cacao comporta una spesa del 21% superiore rispetto alla media nazionale.
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