Strane formazioni circolari scoperte nel lago Michigan: cosa nasconde il fondale?

Scoperte circa 40 misteriose formazioni circolari sul fondo del lago Michigan: gli scienziati del NOAA ipotizzano che siano sinkhole simili a quelli del lago Huron

Recentemente, il laboratorio di ricerca ambientale sui Grandi Laghi (GLERL) della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha confermato l’esistenza di circa 40 formazioni circolari sul fondo del lago Michigan. Queste strutture, individuate inizialmente nel 2022, rappresentano un fenomeno naturale curioso che ha catturato l’attenzione di molti.

Durante un’indagine condotta nel 2022, i ricercatori del NOAA hanno scoperto queste insolite depressioni circolari utilizzando il sonar. Le strutture variano in diametro da 152 a 309 metri e si trovano a una profondità compresa tra i 91 e 183 metri. La scoperta è avvenuta quasi contemporaneamente a un cacciatore di relitti, che notò i segni grazie alla strumentazione di bordo. È stato solo nell’agosto del 2023, però, che un team di ricercatori ha avuto la possibilità di esplorare più a fondo queste misteriose formazioni.

Secondo Brendon Baillod, il cacciatore di relitti, sono stati individuati circa 40 di questi segni, che si allineano in una formazione lunga circa 22,5 chilometri a sud-est di Sheboygan, estendendosi fino a Port Washington.

La natura dei sinkhole e la loro formazione geologica

Queste depressioni circolari sono probabilmente “sinkhole“, fenomeni naturali comuni nelle regioni caratterizzate da terreni carsici, dove il suolo si dissolve gradualmente a causa del movimento delle acque sotterranee. Secondo l’US Geological Survey, i sinkhole si formano più frequentemente in presenza di rocce solubili come il calcare, il gesso o il sale, tutti materiali che si trovano nelle profondità del lago Michigan. Il lago è infatti ricco di calcare, il che spiega la formazione di queste depressioni.

Fenomeni simili sono stati osservati anche nel vicino lago Huron, dove i sinkhole ospitano particolari comunità microbiche che offrono uno scorcio sulle condizioni che potevano esistere sulla Terra 2,5 miliardi di anni fa. In queste zone prive di ossigeno e ricche di zolfo, vivono microorganismi che formano tappeti color porpora, dominati da ceppi di cianobatteri fotosintetici come Phormidium autumnale.

Questi microrganismi non solo sono in grado di convertire l’energia solare in carbonio organico, ma condividono caratteristiche con batteri presenti in ambienti estremi come i laghi ghiacciati dell’Antartide e le sorgenti calde del Parco Nazionale di Yellowstone. Inoltre, i sinkhole del lago Huron ospitano specie di Archea metanogeni e diversi eucarioti, alcuni dei quali non ancora classificati.

Nonostante i ricercatori del NOAA ipotizzino che i sinkhole nel lago Michigan possano presentare caratteristiche simili a quelli del lago Huron, è necessaria ulteriore ricerca per confermare la presenza di forme di vita simili e capire meglio come questi fenomeni possano fornirci informazioni preziose sulle condizioni della Terra primordiale.

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Fonte: US Geological SurveyNOAA

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