Sai chi ha inventato per primo il gelato? (No, non sono stati gli Italiani)

La storia del gelato attraversa i secoli e si arricchisce di influenze culturali provenienti da tutto il mondo: ma ecco chi lo ha inventato, più di duemila anni fa

Alzi la mano chi non ama il gelato: cremoso, dolce, fresco e dal sapore intenso, è il simbolo indiscusso dell’estate, amato da chiunque.

Del resto, l’offerta che troviamo in gelateria, per gusti e consistenze, è così ampia e variegata che tutti possono trovare il proprio gusto preferito.

Ma come è nato questo dolce, chi lo ha inventato e, soprattutto, quali trasformazioni ha subito per arrivare alla forma che conosciamo oggi? Facciamo un passo indietro e iniziamo dall’inizio.

Leggi anche: Conosci la storia dell’inventore del cono gelato?

Le origini del gelato

Alcuni studiosi fanno risalire le prime tracce di antenati del gelato all’antica Cina: lì già nel 2000 a.C., durante la dinastia Shang, si narra che gli antichi cinesi preparassero un dolce a base di riso stracotto, latte e spezie, che veniva poi immerso nella neve affinché si raffreddasse e si solidificasse.

Secoli dopo, durante la dinastia Tang (618-907 d.C.), la ricetta si evolse ulteriormente, includendo ingredienti come il canforato e il succo di frutta. La neve veniva raccolta sulle montagne e conservata in speciali ghiacciaie sotterranee per creare questi rinfreschi ghiacciati.

Secondo la leggenda fu l’esploratore italiano Marco Polo, durante i suoi viaggi in Oriente nel XIII secolo, a portare la ricetta di questo dolce in Europa, dove fu perfezionata e adattata agli ingredienti del territorio.

Tuttavia, le prove storiche a sostegno di questa teoria sono scarse. È più probabile che la diffusione del gelato in Europa sia avvenuta attraverso scambi culturali e commerciali lungo la Via della Seta, che collegava l’Oriente con l’Occidente, e non per intervento diretto di Polo.

Al ogni modo, in Europa il gelato trovò terreno fertile e molti appassionati – soprattutto in Italia: proprio nel nostro Paese la produzione del gelato si raffinò, e la ricetta originale si fece più complessa grazie a tecniche più elaborate e all’utilizzo di ingredienti come la panna e lo zucchero.

In pochi anni, i dessert a base di ghiaccio si imposero come presenza fissa alla fine dei banchetti più raffinati d’Europa – in Francia, in Spagna e in Italia.

Risalgono alla fine del Seicento le prime ricette scritte di gelati e sorbetti, raccolte dal cuoco napoletano Antonio Latini all’interno del suo libro di cucina “Lo scalco alla moderna” – fra queste, la ricetta del sorbetto al limone e del sorbetto alla zucca candita.

Il gelato tra Ottocento e Novecento

Nel corso del XVIII secolo, il gelato attraversò l’Atlantico con i coloni europei, diventando presto una delizia apprezzata dalle élite del Nuovo Mondo.

Già nel 1744, la first lady del Maryland coloniale serviva questo dolce refrigerio, mentre si racconta che il primo Presidente degli Stati Uniti, George Washington, avesse ordinato una gelatiera meccanica per la sua tenuta di Mount Vernon nel 1784.

Anche il Presidente Thomas Jefferson, divenuto estimatore del gelato durante il suo soggiorno diplomatico a Parigi, portò il gelato alla Casa Bianca, proponendolo ai suoi commensali in diverse occasioni.

L’Ottocento americano vide nascere e fiorire l’industria del gelato. Nel 1874, un farmacista di Philadelphia inventò il gelato alla soda, rivoluzionando il modo di consumare questo dolce.

La coppa gelato, invece, debuttò nel 1881, con diverse città del Midwest che ne rivendicano la paternità, diventando un simbolo di convivialità e condivisione.

Sempre negli Stati Uniti, ma grazie all’emigrato italiano Italo Marchioni, nacque anche il cono da passeggio in cialda commestibile, che rivoluzionò definitivamente il modo di consumare questo dolce ormai apprezzato in ogni angolo del mondo.

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