L’anguria è davvero un frutto? Ti spiego meglio…

L'anguria è davvero un frutto? Scopriamolo insieme!

L’anguria, grazie alla polpa dolce e succosa, è indubbiamente uno dei frutti estivi più amati, da associare quasi indissolubilmente a momenti di relax, picnic e giornate in spiaggia, un vero e proprio simbolo di freschezza e convivialità. Dietro l’apparente semplicità di questo (frutto), si cela una domanda che ha suscitato un certo dibattito: l’anguria è davvero un frutto? La risposta, sebbene possa sembrare scontata, riserva qualche sorpresa e può lasciare qualcuno a bocca aperta.

Cos’è un frutto? La botanica risponde

Per rispondere a questa domanda, è utile partire dalla definizione botanica di frutto. In botanica, un frutto è l’organo della pianta che si sviluppa dal fiore e contiene i semi, il cui scopo è quello di proteggere e diffondere i semi della pianta. Tra i frutti più comuni troviamo mele, pere, arance e fragole, ma anche alcune piante che non avremmo mai pensato di inserire in questa categoria, come i pomodori, le zucchine ed i cetrioli (quest’ultimi sono infatti, botanicamente parlando, dei frutti, nonostante spesso vengano considerati ortaggi dal punto di vista culinario, al pari dei pomodori).

L’anguria è un frutto? La risposta è affermativa

L’anguria, dal nome scientifico Citrullus lanatus, appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa dei cetrioli, delle zucche e dei meloni. Da un punto di vista botanico, quindi, l’anguria è senza dubbio un frutto. Ma non solo: è tecnicamente classificata come una bacca, e più precisamente come un peponide. I peponidi sono un tipo particolare di bacca caratterizzata da una buccia spessa e coriacea e da una polpa interna succosa, che racchiude i semi. Meloni e cetrioli, che condividono la stessa famiglia botanica, appartengono anch’essi a questa categoria.

L’anguria è un frutto versatile

Ma l’anguria non è solo un frutto comune: la sua storia e le sue caratteristiche la rendono una delle piante più affascinanti e versatili del panorama ortofrutticolo. Una delle curiosità più sorprendenti riguarda la sua composizione: l’anguria è costituita per il 92% da acqua, il che la rende uno dei frutti più idratanti in assoluto. Questo alto contenuto di acqua è anche ciò che la rende così irresistibile durante i mesi estivi, quando la sete e il bisogno di freschezza si fanno sentire di più.

Inoltre, l’anguria non si limita al classico colore rosso che tutti conosciamo. Esistono varietà che presentano polpa di colori diversi, come il giallo, l’arancione o addirittura il bianco. Queste varietà, pur mantenendo la dolcezza caratteristica del frutto, offrono sapori leggermente differenti, arricchendo ulteriormente l’esperienza di chi le assaggia. Non solo la polpa è commestibile, ma anche la buccia e i semi possono essere consumati. La buccia dell’anguria, spesso scartata, è in realtà un ingrediente versatile che può essere utilizzato in insalate, sottaceti o in piatti saltati in padella, mentre i semi, se tostati, diventano uno snack croccante e ricco di nutrienti.

Oltre alle sue caratteristiche botaniche e culinarie, l’anguria ha un significato simbolico in molte culture. In Cina, ad esempio, l’anguria è spesso considerata un simbolo di buon auspicio e viene servita durante le festività come augurio di fortuna e prosperità.

Dal punto di vista nutrizionale, l’anguria è un vero concentrato di salute. Oltre a mantenere idratati grazie al suo elevato contenuto di acqua, il nostro frutto è una fonte preziosa di vitamine e minerali essenziali, tra cui la vitamina C, la vitamina A, il potassio e il magnesio. Questi nutrienti svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute della pelle, del sistema immunitario e del cuore. In particolare, la vitamina C è nota per le sue proprietà antiossidanti, che aiutano a proteggere le cellule dai danni provocati dai radicali liberi.

Un altro elemento interessante contenuto nell’anguria è il licopene, un potente antiossidante responsabile della colorazione rossa della polpa. Numerosi studi hanno associato il licopene alla riduzione del rischio di malattie croniche, come quelle cardiache e alcuni tipi di cancro. Questo antiossidante, infatti, aiuta a combattere lo stress ossidativo nel corpo, riducendo così il rischio di infiammazioni e di danni cellulari. L’anguria è anche una buona fonte di fibre, che favoriscono una digestione sana e regolare. Consumare anguria può dunque aiutare a prevenire problemi digestivi comuni, come la stitichezza, migliorando al contempo la salute intestinale.

Nonostante tutti questi benefici, l’anguria è spesso al centro di alcuni miti da sfatare. Un mito particolarmente diffuso è quello che mangiare i semi di anguria possa portare alla crescita di una pianta nello stomaco. Ovviamente, si tratta di una credenza completamente infondata. I semi di anguria non germogliano nello stomaco e sono anzi ricchi di nutrienti preziosi, come magnesio, ferro e proteine, che li rendono un’ottima aggiunta alla dieta.

Un altro mito riguarda l’idea che l’anguria sia composta solo di zucchero e acqua, e quindi non particolarmente salutare. Questa affermazione è lontana dalla realtà. L’anguria, come abbiamo visto, è ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, che la rendono un alimento sano e nutriente, ideale per essere consumato in una dieta equilibrata. Il contenuto di zucchero naturale nell’anguria è bilanciato dall’alta percentuale di acqua e dalle fibre, il che contribuisce a mantenerla leggera e facilmente digeribile.

La versatilità dell’anguria non si ferma ai benefici per la salute e ai miti sfatati. In cucina offre infinite possibilità di utilizzo. Oltre a essere consumata fresca, l’anguria può essere impiegata in una vasta gamma di ricette, dalle insalate ai dessert, dai frullati ai cocktail. La sua dolcezza naturale si sposa bene con sapori sia dolci che salati, permettendo di creare combinazioni gustose e innovative. Un esempio classico è l’insalata di anguria e feta, dove la dolcezza del frutto contrasta piacevolmente con il sapore salato del formaggio.

Oltre alla cucina, l’anguria può essere utilizzata anche in ambito cosmetico. Grazie ad un elevato contenuto di acqua ed alle proprietà idratanti, è un ingrediente ideale per maschere viso fatte in casa, capaci di rinfrescare e nutrire la pelle. Il succo di anguria può anche essere utilizzato come tonico naturale, grazie alle sue proprietà astringenti e purificanti.

 

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook