Roberta De Carolis Se piangiamo, se ridiamo “a crepapelle”, anche se tagliamo le cipolle, in tutti i casi produciamo lacrime. Ma non sono le stesse, sia nella composizione che nell’aspetto (al microscopio). Un’altra delle meraviglie della natura che rende tutto davvero unico
©chepko/123rf
Produciamo lacrime per tanti motivi ma non sono mai le stesse: se piangiamo, se ridiamo “a crepapelle”, se tagliamo le cipolle, i nostri occhi producono lacrime diverse, sia nella composizione che nell’aspetto microscopico. Un’altra meraviglia della natura.
Nell’ambito del progetto ‘Topografia delle lacrime’ nel 2016 la fotografa Rose-Lynn Fisher ha usato il microscopio per vedere molto più da vicino le lacrime, in particolare essiccate in modo che la visualizzazione fosse più chiara.
Negli anni successivi il progetto ha fotografato più di 100 campioni di lacrime prodotte sia da lei stessa che da che da altri volontari, incluso un neonato. Osservando che non sono affatto le stesse al microscopio.
Come spiegano gli esperti della Cleveland Eye Clinic (Usa), esistono in effetti tre tipi di lacrime:
- le lacrime basali, prodotte continuamente dagli occhi per proteggerli dalla disidratazione: queste contengono tre strati separati, che, combinati, rivestono l’occhio e forniscono nutrienti alle sue strutture esterne;
- le lacrime emotive sono invece prodotte a seguito di intense emozioni, che siano positive o negative: gli scienziati hanno trovato in queste tracce di sostanze chimiche dello stress, il che potrebbe significare che il pianto è una forma di sollievo dallo stress, mentre altri studi suggeriscono che il pianto stimoli la produzione di endorfine da parte del corpo, la sostanza chimica del benessere prodotta nel cervello;
- le lacrime riflesse sono invece quelle prodotte in risposta a stimoli irritanti, come la polvere o i famigerati vapori di cipolla che si formano quando le tagliamo: queste sono composte invece prevalentemente da acqua.
Stupenda natura!
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