A inventare questo dolce prelibato furono i cosiddetti "Siculi di Transilvania", minoranza ungherese della Romania. Scopriamo cos'è e quali sono le sue misteriose origini
Si chiama “Kürtőskalács”, è di origine ungherese ma nasce nella Transilvania romena. No, non è un vampiro e nemmeno un eroe d’altri tempi, ma il nome (più o meno) impronunciabile di un prelibatissimo dolce.
Percorrendo le strade di questa regione della Romania, non è raro imbattersi in bancarelle di kürtőskalács: degustarlo appena sfornato a bordo strada non ha paragoni. Quando la crosta croccante è calda, il soffice interno è ancora più buono.
La forma è quella di un rotolo di pane dolce, arricchito in superficie da zucchero caramellato, con aggiunta di vaniglia, noci, cacao o cannella a seconda dei gusti. L’impasto deve lievitare per diverse ore, poi viene avvolto intorno a un rullo di legno e cotto ruotandolo su una griglia apposita. Lo si mangia srotolandolo!
A inventarlo fu la minoranza ungherese stabilitasi nella “Terra Siculorum”, un territorio abitato prevalentemente dai Siculi di Transilvania, in ungherese “székely”, sottogruppo etnico ungherese della Transilvania orientale che no, non ha nulla a che fare con i Siculi della Sicilia.
Corre voce che in un lontano passato gli abitanti di un villaggio locale fossero stati attaccati dalle truppe mongole e che in quelle sfortunate circostanze, le donne di questo popolo avessero preparato il prelibato dolce in fretta e furia, mescolando farina e acqua con cenere, in modo da sfornarne maggiori quantità.
Mostrando i dolci agli invasori, convinsero questi ultimi di avere ancora grandi scorte di cibo, e di poter resistere quindi al loro assedio ancora per molto tempo. Fu così, dice la leggenda, che i mongoli, stremati dalla fame, decisero di andarsene.
Sempre dalla Transilvania proviene la prima ricetta conosciuta di questo dolce, descritta nel libro di cucina di Mària Mikes, contessa di Zabola. La ricetta originaria differiva in vari passaggi da quella attualmente nota, che risale approssimativamente alla prima metà del XX secolo.
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Oggigiorno il kürtőskalács si è guadagnato grande popolarità anche al di fuori della Transilvania orientale e ormai è conosciuto in molti altri paesi, dall’Ungheria alla Germania, dall’Austria alla Repubblica Ceca.
Ultimamente si sta diffondendo anche in Italia dove è chiamato “camino dolce” o “torta a camino” per via della sua peculiare forma. Una tale delizia merita un assaggio!
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FONTI: kurtoscake/hcaphoenix
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