Forno a microonde, sai che fu un’invenzione accidentale di un ingegnere americano ghiotto di cioccolato?

Come spesso accade nella storia delle grandi invenzioni, anche quella del microonde si è sviluppata per un caso fortuito (che ha a che fare con una tavoletta di cioccolato sciolta in modo inaspettato)

Non tutti lo hanno, ma chi ce l’ha non più più farne a meno: stiamo parlando del forno a microonde, un elettrodomestico che ci permette di riscaldare, scongelare e addirittura cuocere i nostri cibi in modo molto più veloce rispetto al forno tradizionale.

Ma chi ha inventato il forno a microonde? La sua nascita  si deve, come spesso accade per le grandi invenzioni, a un evento fortuito – che ha a che fare con una tavoletta di cioccolato: ma partiamo dall’inizio.

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La scoperta delle microonde…

Era il 1945 quando Percy Spencer, un ingegnere americano che lavorava alla Raytheon su magnetron per radar, fece una scoperta inaspettata.

Mentre si trovava vicino a un magnetron acceso, notò con stupore che la barretta di cioccolato che teneva in tasca si era sciolta.

Incuriosito, Spencer iniziò a sperimentare con il cibo, esponendolo alle microonde e osservando gli effetti ottenuti, in termini di riscaldamento e cottura dei diversi alimenti.

Un paio di anni dopo, Raytheon brevettò il processo di cottura a microonde e presentò il primo forno a microonde commerciale, il Radarange.

Era un apparecchio molto diverso da quello a cui siamo abituati oggi, ingombrante e costosissimo: alto quasi 1,8 metri, pesava circa 340 chili e costava migliaia di dollari.

Eppure, nonostante le dimensioni fuori scala e il costo elevato, il Radarange trovò il suo posto in alcune cucine industriali e nelle mense militari.

…e la nascita del forno domestico

Il microonde era ormai nato e aveva trovato una specifica nicchia di mercato in cui collocarsi ma, prima di entrare nelle case delle persone comuni, passarono ancora alcuni anni.

La svolta arrivò negli anni ’60, grazie a una serie di innovazioni tecnologiche che permisero di ridurre le dimensioni e il costo dei forni.

Nel 1967, il brand Amana introdusse il primo forno a microonde domestico che poteva essere appoggiato su un piano. Il prezzo era ancora alto (circa 250 dollari) ma era un passo significativo verso la diffusione di questa tecnologia nelle case.

Negli anni ’70, i prezzi dei forni a microonde continuarono a scendere e la tecnologia si perfezionò ulteriormente. I modelli divennero più piccoli, più efficienti e più facili da usare.

Nel 1980, circa la metà delle famiglie americane possedeva un forno a microonde. Oggi, il forno a microonde è uno degli elettrodomestici più diffusi al mondo, presente in quasi tutte le cucine.

È diventato un alleato indispensabile per riscaldare rapidamente il cibo, scongelare i cibi surgelati e persino cucinare piatti semplici.

Vantaggi del forno a microonde

Dalla sua scoperta “casuale” a opera di Percy Spencer, il forno a microonde ha percorso una lunga strada per diventare un elettrodomestico indispensabile nelle nostre cucine.

Innegabili sono i vantaggi dell’uso di questo piccolo elettrodomestico, che hanno certamente favorito la sua enorme diffusione in tutto il mondo:

  • versatilità: oltre alla cottura e al riscaldamento, il forno a microonde può essere utilizzato per una vasta gamma di funzioni – come scongelare, sbollentare, gratinare e persino cuocere torte
  • conservazione dei nutrienti: la cottura a microonde conserva meglio i nutrienti del cibo rispetto ad altri metodi di cottura, come la bollitura o la frittura
  • cottura uniforme: le microonde penetrano nel cibo in modo uniforme, garantendo una cottura o un riscaldamento omogenei
  • riduzione dei grassi: infine, il forno a microonde può essere utilizzato per cucinare cibi sani e con poche calorie, in quanto non richiede l’utilizzo di oli o altri grassi aggiunti.

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