Fiore di Loto cresciuto da un seme di 200 anni fa è in piena fioritura nel tempio Byōdō-in di Kyoto (ed è bellissimo)

Nel tempio buddista Byōdō-in in Giappone, semi di loto antichi di 200 anni, trovati in un laghetto scavato dai monaci, sbocciano oggi producendo fiori bianchi e diafani

Presso il famoso tempio buddista di Byōdō-in in Giappone, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, immerso nella storia e nella spiritualità, sono presenti numerosi vasi di fiori di loto che arricchiscono ulteriormente lo scenario già mozzafiato del tempio. Questi fiori sono molto più di semplici ornamenti: provengono da semi molto antichi. Queste piante sono tornate a nuova vita, sbocciando in splendidi fiori che raccontano una storia di resilienza e rinascita.

Il loto è un elemento fondamentale dell’iconografia buddista, simbolo di purezza e illuminazione. Tuttavia, i fiori che oggi adornano il tempio Byōdō-in hanno una storia straordinaria: i loro semi, trovati sepolti in uno strato di terra di un laghetto scavato dai monaci oltre due secoli fa, sono stati recuperati durante scavi archeologici nel laghetto Aji-ike nel 1999. Datati al tardo periodo Edo, questi semi hanno sfidato il tempo e, dopo 200 anni, hanno germogliato, dando vita a una varietà unica di loto, il “Loto del Tempio Byōdō-in”.

Il laghetto Aji-ike, situato nei giardini del tempio, ha un ruolo cruciale nella storia e nella cultura del sito. Durante gli scavi archeologici, i ricercatori hanno scoperto che il laghetto e il suo paesaggio circostante erano stati progettati per rappresentare la Terra Pura del Buddha Amida, un paradiso spirituale nella tradizione buddista. Il ritrovamento dei semi di loto in questo contesto sacro aggiunge un ulteriore livello di significato spirituale e storico ai fiori che oggi sbocciano.

Un legame con l’antico passato del tempio

I fiori di loto che oggi sbocciano sono sorprendentemente simili a quelli raffigurati negli antichi affreschi della Sala della Fenice del tempio, conosciuta come Hou-ou-do in giapponese. Completata nel 1053, è uno degli edifici più iconici del tempio e rappresenta l’architettura del periodo Heian. La sala ospita una statua del Buddha Amida, circondata da raffigurazioni di fiori di loto e altri simboli buddisti. I fiori di loto che oggi sbocciano all’esterno del tempio sono una testimonianza vivente della continuità culturale e spirituale del sito, collegando il passato e il presente in un modo unico e significativo​.

Questo straordinario evento non solo dimostra la vitalità e la resistenza del loto, capace di fiorire anche in condizioni difficili, ma crea anche un ponte tangibile con il passato storico e culturale del tempio. È affascinante pensare che questi fiori, che hanno dormito sotto terra per due secoli, siano ora una parte vivente del tempio, visibili nella loro delicata bellezza​.

Gli addetti del tempio, che ogni stagione collocano circa 50 vasi di piante di loto intorno al complesso, hanno riferito che i fiori hanno iniziato a sbocciare la scorsa settimana. Con molti boccioli in formazione e un colore che appare promettente, i fiori di loto continueranno a sbocciare fino a metà luglio, offrendo ai visitatori uno spettacolo che incarna la bellezza e la resilienza della natura.

Oltre ai fiori di loto, i giardini del tempio offrono una varietà di altre piante e fiori stagionali, come i ciliegi in primavera e le foglie di acero in autunno. Questi elementi naturali, combinati con l’architettura storica e i significati spirituali del tempio, creano un ambiente che invita alla riflessione e alla connessione con la natura.

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Fonte: Byōdō-in

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