Cordyceps: 5 cose che non sai sul fungo della serie “The last of us” (che esiste davvero e ha mille proprietà)

Il fungo Cordyceps, che è sulle bocche di tutti per essere il protagonista della serie TV The Last of Us, esiste veramente e ha diverse proprietà nascoste. Gli scienziati lo stanno infatti studiando per i potenziali benefici che potrebbe avere sulla nostra salute. Inoltre una specie è tra le più pregiate al mondo, tanto da essere in via di estinzione a causa dell’accaparramento dell'uomo.

Il fungo Cordyceps è il protagonista della serie tv che sta riscuotendo enorme successo The Last of Us, in cui si sostiene che potrebbe infettare l’uomo dando vita ad un’apocalisse zombie. Ma è veramente così? In realtà no, anzi potrebbe presto diventare un nostro prezioso alleato.

Per le sue innumerevoli proprietà, infatti, è utilizzato fin dall’antichità ed è attualmente in fase di studio da parte degli scienziati alla ricerca di nuove applicazioni benefiche. C’è persino il caso di un allenatore di una squadra di atletica che lo avrebbe impiegato per migliorare le prestazioni delle sue atlete. Inoltre una specie di Ophiocordyceps è estremamente costosa. La richiesta e il giro d’affari sono talmente elevati da essere a rischio di estinzione.

Scopri con noi cinque curiosità su questo strano fungo diventato ora così popolare.

Potrebbe dovere il suo strano nome alla sua forma

Il nome Cordyceps, dato a un genere di funghi nel 1818 dal micologo svedese E.M. Fries, è stato creato combinando il termine greco antico cordyle (κορδύλη), che significa “clava”, con la parola latina per “testa”, caput. Secondo l’Oxford English Dictionary, ciò potrebbe essere dovuto “all’aspetto dei corpi fruttiferi di questi funghi, che hanno estremità arrotondate e possono essere ritenuti simili a clave”. Esistono più di 400 specie del genere Cordyceps e popolano le foreste di tutto il mondo.

Il fungo Cordyceps genera scenari apocalittici negli insetti

Neil Druckmann e Bruce Straley per la creazione del videogioco si sono ispirati al documentario naturalistico della BBC (che vi lasciamo qui sotto) in cui si parlava di questo fungo e di come colpisca gli insetti. I Cordyceps sono infatti parassiti che attaccano insetti e ragni penetrando nel loro esoscheletro, invadono i tessuti molli e fuoriescono dall’animale morto con corpi fruttiferi a forma di clava.

Nello specifico, però, i due ideatori hanno fatto riferimento ad un “cugino” del Cordyceps”: l’Ophiocordyceps. Come spieg il National Geographic:

Una formica infettata da spore di Ophiocordyceps unilateralis lascerà il suo nido per raggiungere un microclima più umido e favorevole alla crescita del fungo. La formica è costretta a scendere in un punto di osservazione a circa 15 centimetri da terra, affondare le fauci in una vena della foglia sul lato nord di una pianta e aspettare la morte.

A quel punto il fungo continua a crescere, divorando tutto ciò che si trova al suo interno, finché l’insetto ovviamente muore. In questo momento il frutto del fungo esplode letteralmente dalla testa della formica, inviando nuove spore nell’aria alla ricerca di nuove formiche da infettare.

Gli esseri umani, però, non hanno nulla da temere per il momento

Badate bene: abbiamo parlato di insetti, non esseri umani. Tra gli scienziati il consenso è unanime sul fatto che ciò che si vede in The Last of Us sugli umani è qualcosa che richiederebbe milioni di anni per evolversi, come il rapporto tra il fungo e gli insetti. La micologa e assistente dell’Università di Utrecht Charissa de Bekker ha spiegato:

Tutto nel corpo umano è così diverso dagli insetti che questi funghi normalmente infettano, compresa la nostra fisiologia, il nostro tessuto nervoso e la nostra temperatura corporea. Anche se i funghi fossero in grado di causare una piccola infezione, i macchinari necessari per una manipolazione così precisa semplicemente non ci sono. Passare dalla formica all’uomo è un salto così grande.

Insomma, per il momento nessun pericolo: l’umanità è salva, quanto meno da uno scenario del genere. Non mancano tuttavia alcuni funghi che potrebbero dare grattacapi all’uomo, rivelandosi pericolosi. Tra le minacce più recenti scoperte c’è la Candida auris, un lievito resistente a molti farmaci antimicotici che può causare gravi infezioni croniche e persino la morte.

Anzi, alcune specie di Cordyceps sono in fase di studio per le proprietà medicinali

Cambiando totalmente le carte in tavola rispetto a quanto prospettato in The Last of Us, il fungo Cordyceps potrebbe persino rivelarsi un nostro alleato e darci una mano. Gli scienziati ne stanno infatti studiando alcune proprietà per i potenziali benefici che potrebbero avere sulla nostra salute.

Per fare qualche esempio, potrebbero essere d’aiuto nel rallentare la crescita di tumori e cellule cancerose. Non mancano nemmeno speranze di utilizzare il Coryceps per la gestione del diabete di tipo 2 e per alleviare infiammazioni. Lo si sta testando anche nei trapianti di rene, seppur per il momento manchino ancora evidenze scientifiche per comprendere se ha un effettivo beneficio.

Inoltre una tipologia di Cordyceps, il “milatiris”, è coltivato in laboratorio e impiegato in numerosi integratori. Proprio in questo ambito si era già parlato nel 1993 – ben prima che il videogioco facesse la sua apparizione – del Cordyceps. In quell’anno l’allenatore della squadra di corsa femminile cinese aveva dato al fungo – a suo dire assunto dalle atlete – il merito dei numerosi record fatti registrati ai campionati mondiali di atletica.

Una specie di Ophiocordyceps è uno dei funghi più costosi al mondo, ma è talmente richiesto da essere in via di estinzione

Concludiamo infine con le note dolenti: tutto ciò che è particolare, prima o poi, finisce tra le grinfie di chi ci vuole trarre profitto a tutti i costi. In alcune zone dell’altopiano tibetano, l’Ophiocordyceps sinensis si impossessa delle larve delle falene fantasma. Il bruco e la spora fungina che ne deriva, nota come Yartsa Gunbu (che significa “erba estiva, verme invernale”), è uno dei funghi più rari e costosi della Terra.

Secondo alcune stime, può costare circa 20.000 dollari per un paio di chili. Da qui è nato un soprannome parecchio azzeccato: Himalayan Gold. Secondo un articolo del 2017 pubblicato sulla rivista PNAS, infatti, nel 2017, ci sono persino stati funghi ben più redditizi. Alcuni pezzi di alta qualità sarebbero stati venduti a Pechino per oltre 140.000 dollari al chilogrammo, più di tre volte il prezzo dell’oro.

Tuttavia, dato che viene anche spesso usato nella medicina tradizionale cinese, la domanda è diventata enormemente alta. Così ora il fungo è ora una specie in via di estinzione, minata dalla sua ricerca sfrenata da parte dell’uomo, dal cambiamento climatico e dal degrado dell’habitat in cui dovrebbe prosperare.

Ed è qui che arriva la realtà quella vera, quella apocalittica: una disputa su questo fungo potrebbe persino aver portato a degli omicidi in Nepal. Probabilmente come sempre non dovremmo preoccuparci di misteriosi zombie, ma delle nostre stesse mani.

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