Conosci la storia dell’inventore del cono gelato?

Dietro il cono da gelato in cialda, indiscusso protagonista dell'estate, c'è un inventore italiano, che ha rivoluzionato il modo di mangiare questo dolce: vi raccontiamo la sua storia

Quando si pensa al gelato, l’immagine che sorge spontanea nella mente è quella di un cono di cialda croccante che racchiude una delizia fresca e cremosa.

Un connubio perfetto che ha reso il gelato da passeggio uno dei simboli più iconici dell’estate e non solo. Ma sapete chi ha inventato il cono di cialda?

Dietro a questa semplice genialità si nasconde la storia di un italiano emigrato negli Stati Uniti, Italo Marchioni, a cui si deve la paternità di questa invenzione rivoluzionaria.

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La storia di un emigrato

Originario di Vodo di Cadore (in provincia di Belluno), Italo Marchioni si trasferì negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento: lì iniziò a lavorare come pasticciere e gelataio in diverse città del Paese.

Si stabilì a Manhattan a cavallo fra ‘800 e ‘900, vendendo ogni giorno gelato con il suo carretto ambulante.

Le cose andavano bene, ma c’era un grosso problema: per essere venduto e mangiato, il gelato doveva essere distribuito in contenitori di vetro, che non sempre gli tornavano indietro (spesso si rompevano o venivano rubati dai clienti).

Ben presto Italo si mise a lavorare, alla ricerca di una soluzione più economica e vantaggiosa, che gli permettesse di distribuire il suo gelato senza rimetterci i soldi dei contenitori.

Da questa necessità nacque l’intuizione geniale che avrebbe cambiato per sempre il modo di gustare il gelato: un “contenitore” fatto di cialda commestibile che poteva essere portato a passeggio e poi mangiato.

La soluzione di Marchioni fu tanto semplice quanto geniale: una cialda croccante a forma di cono, in grado di contenere il gelato senza sbriciolarsi e permettendo di gustarlo in maniera pratica e divertente – senza neppure bisogno del cucchiaino.

L’invenzione del cono gelato ebbe un successo immediato, soprattutto a New York, dove il clima caldo e le strade affollate richiedevano una soluzione più comoda per consumare il fresco dessert.

Italo Marchioni fu costretto a rivendicare in tribunale la sua idea, per strapparla alle grinfie di un altro gelataio ambulante che ne aveva rubato il brevetto, ma tutto si risolse per il meglio.

In pochi anni, Marchioni fondò un’azienda produttrice di coni gelato e arrivò ad avere più di 45 carretti da gelato in giro per la Grande Mela. Quando morì (all’età di 86 anni), il New York Times gli dedicò addirittura un articolo.

Oggi, i coni gelato si contano a milioni, declinati in infinite varianti: da quelli artigianali preparati al momento con cialde fresche e croccanti, a quelli confezionati che popolano i freezer dei supermercati.

Un trionfo che testimonia la genialità e l’intraprendenza di Italo Marchioni, l’uomo che ha regalato al mondo il cono gelato, un’invenzione semplice quanto rivoluzionaria che continua a deliziare grandi e piccini in ogni angolo del Pianeta.

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