Una volta decretate le Regioni a fascia rossa e quelle a fascia arancione, come comportarsi se si vogliono andare a trovare i parenti?
Una volta decretate le Regioni a fascia rossa e quelle a fascia arancione, una domanda sorge spontanea: come comportarsi se si vogliono andare a trovare i parenti?
Ancora non si conoscono bene le regole esatte, solo in queste ore il ministro Speranza sta approntando l’ultima ordinanza che specificherà nei dettagli le Regioni a diversi colori, ma una cosa sembra certa: non varranno le deroghe che abbiamo visto nel periodo delle festività natalizie con il famoso Decreto Natale.
A quanto definito dall’ultimo decreto che ha prorogato lo stato di emergenza al 30 aprile , dal 16 gennaio e fino al 5 marzo è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le ore 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione.
La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Tale spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa, fatto salvo quanto previsto per gli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti.
Qualora la mobilità sia limitata all’ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Fonte: Presidenza del Consiglio dei ministri
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