In occasione della Giornata contro la violenza contro le donne, questo week end i centri antiviolenza offriranno gratuitamente servizi.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, questo week end gli ospedali Bollini Rosa e i centri antiviolenza offriranno gratuitamente servizi clinici e informativi
Parlare, aprirsi, informarsi, ci vuole un attimo per provare a cambiare la propria condizione. Non è facile e ci vuole coraggio e un tempo così lungo che a volte passa una vita. Letteralmente. Ma c’è chi aiuta a trasformare le cose e a tornare alla normalità.
Fondazione Onda, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del prossimo 25 novembre, lancia l’(H)-Open Week che si terrà dal 22 al 28 novembre proprio per supportare le vittime di violenza e incoraggiarle a rompere il silenzio, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.
Gli ospedali Bollini Rosa e i centri antiviolenza offriranno gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinici e informativi, in presenza e a distanza, consulenze e colloqui.
Già prima della pandemia – dice Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda – la violenza di genere rappresentava una grave emergenza sociale. Le misure di contenimento in atto dallo scorso anno hanno ulteriormente peggiorato la situazione di molte donne che si sono trovate forzatamente confinate, intrappolate tra le mura domestiche, rendendo ancora più difficile chiedere aiuto. L’obiettivo di questa iniziativa è avvicinare le donne alla rete di servizi antiviolenza che dispongono di percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno.
Secondo i dati ISTAT, le richieste di aiuto durante la pandemia sono aumentate di molto: nel periodo di lockdown forzato si è verificato un notevole aumento di violenza domestica, le chiamate effettuate verso il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking hanno avuto un andamento crescente a partire da marzo 2020, arrivando a più di 15mila a fine anno, con un aumento di quasi l’80% rispetto al 2019. Sono stati registrati picchi di richieste di aiuto ad aprile 2020 con +176,9% rispetto allo stesso mese del 2019, e a maggio, +182,2 rispetto al 2019.
La ricorrenza del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, rappresenta una data significativa poiché agisce sulle vittime come effetto motivazionale nella ricerca di un supporto esterno: nel 2020 le chiamate sono più che raddoppiate in quella singola data rispetto all’anno precedente arrivando a 147 contatti in un giorno, cioè +114,1 per cento rispetto al 2019.
QUI è possibile visualizzare l’elenco dei centri aderenti con indicazioni di date, orari e modalità di prenotazione.
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