Vincent Lambert, in stato vegetativo da oltre 10 anni, è morto dopo 8 giorni dalla sospensione delle cure e dell'alimentazione.
Era in stato vegetativo da oltre 10 anni e proprio questa mattina, al policlinico di Reims, Vincent Lambert è morto. Otto giorni fa la decisione di interrompere definitivamente cure e alimentazione. In questi anni era divenuto simbolo sia della lotta contro l’eutanasia che della morte medicalmente assistita.
A lasciarlo in questo stato fu un incidente stradale da cui il tetraplegico 42enne non riuscì più a riprendersi. La moglie Rachel non voleva che il marito continuasse a vivere in questo modo, convinta che anche lui non lo desiderasse, ma i genitori erano contrari. Secondo Rachel e altri parenti, Vincent aveva diritto di morire in pace. Secondo altri doveva invece continuare a lottare per la sopravvivenza.
Sta di fatto che a causa di una battaglia legale infinita, Vincent venne tenuto in vita per anni, nonostante si fosse optato per la sospensione delle cure già in passato. Finché, pochi giorni fa, anche i genitori si sono arresi.
Il Vaticano ha espresso contrarietà in merito alla decisione di interrompere le cure e Papa Francesco in un tweet ha commentato la perdita con queste parole:
“Non costruiamo una civiltà che elimina le persone la cui vita riteniamo non sia più degna di essere vissuta: ogni vita ha valore, sempre.”
Dio Padre accolga tra le sue braccia Vincent Lambert. Non costruiamo una civiltà che elimina le persone la cui vita riteniamo non sia più degna di essere vissuta: ogni vita ha valore, sempre.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) July 11, 2019
Ma non tutti la pensano allo stesso modo e in molti si sono schierati a favore della decisione di sospendere le cure, mettendo fine a questo calvario. Comunque la si pensi, Vincent ora non c’è più.
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Laura De Rosa
Fonte e Photo Credit: Ansa