Usa l’asterisco per sembrare al passo coi tempi, ma la pubblicità Chicco sui papà sembra uscita da una rivista anni ’50

La nuova campagna pubblicitaria Chicco sui papà scatena indignazione e polemiche tra gli utenti, è un'accozzaglia di stereotipi di genere

L’identikit del papà perfetto? “Un personaggio che sa rendersi utile”, per chi ama il pragmatismo e, per chi ha più l’animo romantico, “cavaliere senza macchia e senza paura che non teme notti insonni e pannolini sporchi”.

No, non è una trovata scherzosa né una pubblicità riesumata da una rivista degli anni ’50. Si tratta della nuova campagna pubblicitaria rivolta alle donne e diffusa sui canali social dello storico marchio Chicco, leader nella vendita degli articoli per l’infanzia.

https://www.facebook.com/chiccocompanyitalia/photos/a.506960352665349/5187109907983680

L’identikit del papà perfetto secondo Chicco

Pensavate fosse finita qua? Niente affatto. Adesso arriva il bello. Il post apparso su Facebook prosegue elencando i segni particolari del papà: “alleato perfetto per giocare con tu* figl* quando non ci sei”.  Quindi cara mamma, il padre è quella figura, descritta quasi come se fosse un estraneo, che gioca con i TUOI, non con i VOSTRI figli. Insomma, il papà subentra nella vita dei bambini solo quando la mamma è assente perché, si sa fin dalla notte dei tempi, i figli sono di colei che li partorisce…

L’elemento che fa davvero sorridere è l’utilizzo dell’asterisco per far apparire il linguaggio più inclusivo e progressista, mentre il messaggio veicolato è terribilmente sessista.

Per Chicco il padre perfetto si distingue dagli altri anche per altri segni particolari: è colui che “sa stupirti risolvendo i problemi con soluzioni semplici e creative” ed è (udite udite!) “sempre disponibile per ogni lavoretto casalingo”. Leggendo tra le righe possiamo dire che il papà è un tecnico/giardiniere/idraulico (una sorta di Bob aggiustatutto), costantemente pronto a sfoderare martello, viti e le sue straordinarie abilità.

Dulcis in fundo… secondo Chicco il papà ha un’altra lodevole e utilissima qualità: “è il tuo alleato contro la frenesia (non solo natalizia)”. Una sorta di elfo? O uno psicologo a cui chiedere sostegno nei momenti difficili? La pubblicità lascia ampio spazio all”immaginazione…

Una valanga di critiche 

Il risultato di questa campagna pubblicitaria a dir poco imbarazzante? Non ci vuole molto a immaginarlo. Il post comparso su Facebook è stato inondato da una pioggia di critiche e commenti sarcastici da parte degli utenti.

“Buongiorno, ha per caso dei papà edizione medievale della chicco? Perfetto, me ne dia due, uno per cortesia in confezione regalo che è per mia suocera, grazie” scrive qualcuno, usando del sarcasmo.

“Ah quindi mio marito non è semplicemente il padre di nostra figlia che vive (sporcando e di conseguenza sistemando) la nostra casa. È un aiutante. Speriamo almeno sia gratis, o potrebbe chiedermi anche una remunerazione?” commenta un’altra persona.

In tanti fanno notare che non basta qualche asterisco per essere davvero più all’avanguardia e superare le discriminazioni di genere. Altro che pubblicità progresso! Siamo di fronte a un’accozzaglia di stereotipi di genere triti e ritriti. Forse sarebbe il caso di parlare di pubblicità regresso…

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Fonte: Chicco (Facebook)

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