Gli uomini sostengono i diritti delle donne indossando minigonne. Sta accadendo in Turchia, da dove è partito l’hahstag che sta spopolando sui social #ozgecanicinminietekgiy, che tradotto significa "indossa una minigonna per Ozgecan"
Gli uomini sostengono i diritti delle donne indossando minigonne. Sta accadendo in Turchia, da dove è partito l’hahstag che sta spopolando sui social #ozgecanicinminietekgiy, che tradotto significa “indossa una minigonna per Ozgecan.
Ozgecan Aslan è il nome della ventenne turca vittima di un brutale omicidio. Era rimasta l’ultima passeggera su un autobus e ha lottato, usando anche uno spray al peperoncino, contro lo stupro prima di essere uccisa a coltellate e poi bruciata a Mersin dal suo aguzzino. Il suo corpo esanime è stato gettato in un fiume.
L’orribile episodio ha scatenato le proteste in strada e sui social media, dimostrando che il no alla violenza non ha genere.
Men in #Turkey wear miniskirts to protest violence against women http://t.co/guwFygYTmQ #ozgecanicinminietekgiy pic.twitter.com/qKXIF2A69N
— Kim Guiler (@KimGuiler) 23 Febbraio 2015
Men in Turkey Support Women’s Rights By Wearing Miniskirts in #ozgecanicinminietekgiy C … – http://t.co/om8hhJ9yU4 pic.twitter.com/gEPdaHVy4m
— Anonymous Pleaser (@abuopcy) 23 Febbraio 2015
We need women and men for the change. Brave ones! #ozgecanicinminietekgiy pic.twitter.com/3j97nJGkZD
— LES EMsfc FM (@DomandoAlLobo) 22 Febbraio 2015
Turkish men wear skirts to protest vilifying comments humiliate women. #EteğiniGiyTaksimeGel #ozgecanicinminietekgiy pic.twitter.com/sKZ7N624vv
— Zambak Tukan (@ZambakTukan) 18 Febbraio 2015
Some grabbed their mothers’ skirts, others wore their girlfriends’. #EteğiniGiyTaksimeGel #ozgecanicinminietekgiy pic.twitter.com/MhotZ3SmQw
— Zambak Tukan (@ZambakTukan) 21 Febbraio 2015
Üç çocukla katılacağım dediğimde, “Deli” dediler. Varsın desinler. #ozgecanicinminietekgiy pic.twitter.com/zAWMrhwftP
— Volkan Çolakoğlu (@volakoglu) 21 Febbraio 2015
Come spiega alla CNN la nota avvocato e attivista Hulya Gulbahar, la protesta della gonna è “molto efficace” ed è la prima volta che i diritti delle donne vengono così ampiamente sostenuti in Turchia. Nonostante i progressi nella legislazione turca, i dati più recenti sulla violenza contro le donne mostrano che due donne su cinque ancora esposte a soprusi di natura sessuale e fisica.
“Il movimento delle donne sta cercando di dire alla società: il mio vestito non è una scusa per il tuo stupro o per le molestie sessuali. Ma la società non vuole ascoltare. Le persone cercano sempre di trovare scuse per stupri e omicidi. Ma non in questo caso, perché Aslan era innocente e pura. La protesta dimostra che una gonna corta non è una scusa per uno stupro”, spiega Gulbahar.
La protesta della minigonna, in questo senso, ha fatto centro. Anche ricordando agli uomini turchi l’importanza di riconsiderare i loro atteggiamenti. Certo, è una goccia nel mare, ma il suo significato simbolico è molto potente. E decisamente virale.
Roberta Ragni
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