“Uno schiaffo? Può scappare ogni tanto”: le ragazze e i ragazzi che lo considerano normale sono più di quanto pensi

Se davvero una ragazza non vuole avere un rapporto sessuale con qualcuno il modo di sottrarsi lo trova? Sì, e lo pensa il 43% dei ragazzi. Le ragazze possono contribuire a provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire e/o di comportarsi? Sì, e lo pensa il 29% degli adolescenti. Negare il patriarcato, o non parlarne, non significa risolvere il problema. Significa contribuire ad aumentare questi numeri

L’altro giorno ero in autobus, accanto a me un ragazzo sulla quindicina era al telefono evidentemente con la sua fidanzatina. Trenta minuti d’orologio esatti in cui lui ha infilato in ordine queste frasi: “Cosa ci vai a fare a via Roma?”, “Se volevi uscire inutile che vedevi le tue amiche, stavo in giro anche io”, “No, sabato non la metti quella tuta nera”.

Tutto con estrema naturalezza, ma mordicchiandosi le pellicine delle unghie quasi fosse a disagio: lei non era con lui e questo gli bastava per disporre rabbiosamente del tempo e dei movimenti di lei (che era in attesa delle sue amiche e passeggiava in qualche via del centro). Non ha respirato un attimo e lei (era in vivavoce) rispondeva a monosillabi, con qualche anelito di lucidità – a volte – con frasi del tipo “No, e allora cosa mi devo mettere?!”. Mentre voleva fare dell’altro.

Tutto sbagliato. Tutto dannatamente sbagliato. Se si fa un gran parlare di lotta al patriarcato e di sconfiggere la violenza sulle donne in ogni sua forma, poi nella realtà dei fatti – quotidianamente – dal ragazzino sul bus all’ultimo degli imprenditori, è ancora visceralmente presente la sottile convinzione che, sì, la donna debba ancora subire, stare zitta, sottomessa, obbedire.

E mi viene da dire, ahinoi, in un singhiozzo di triste presa di coscienza, che sarà così ancora per decenni.

Il motivo? Lo vediamo tutti i giorni, apriamo gli occhi se ancora non ce ne siamo resi contro, che tra i nostri giovani perdurano ancora opinioni e comportamenti legati a una cultura del maschio che influenza fortemente i rapporti tra i generi, con alla base una pericolosa voglia di emulazione.

Lo vediamo nelle scelte che fanno, nei discorsi da piccoli machi nel branco, nelle opinioni sulla compagna di classe, dai fatti di cronaca, tutto farcito dal tempo che trascorrono sulle chat e sui social, dove non mancano insulti e pareri non richiesti, dove è messo all’angolo chi ha una testa e un cervello e prova a ragionare (certo, perché non è da fare di tutta l’erba un fascio).

Ma i dati sono quello che sono e lanciano al mondo degli adulti un autentico campanello d’allarme.

“Uno schiaffo? Ogni tanto può scappare”. Il rapporto

Secondo l’ultima indagine di Save the Children svolta in collaborazione con Ipsos e pubblicata nel rapporto “Le ragazze stanno bene?”, il 29% degli adolescenti è molto o abbastanza d’accordo con l’opinione che le ragazze possono contribuire a provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire o anche con il loro modo di comportarsi, mentre il 24% pensa che se una ragazza non dice chiaramente “no” significa che è disponibile al rapporto sessuale (26% tra i ragazzi e 21% tra le ragazze).

Inoltre, il 21% (senza alcuna differenza percentuale tra ragazze e ragazzi) è molto o abbastanza d’accordo con il fatto che una ragazza, seppur sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o di alcol, sia comunque in grado di acconsentire o meno ad avere un rapporto sessuale. Questi sono alcuni dati di una ricerca di Save the Children,  rilanciati in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Il 43% degli intervistati si dichiara molto o abbastanza d’accordo con l’opinione che se davvero una ragazza non vuole avere un rapporto sessuale con qualcuno/a, il modo di sottrarsi lo trova. La percentuale di chi lo dichiara è più alta tra i ragazzi (46%), ma è elevata anche tra le ragazze (39%). Particolarmente preoccupante il fatto che queste percentuali crescano quando a rispondere sono adolescenti che hanno o hanno avuto una relazione intima (48% tra i ragazzi e 43% tra le ragazze).

Quanto al consenso ad un rapporto sessuale, il 90% ritiene necessario chiederlo sempre anche in una relazione di coppia stabile, ma per molti questa convinzione non si traduce in un comportamento, visto che poi il 36% ritiene di poter dare sempre per scontato il consenso della persona con cui si ha una relazione e il 48% ritiene che in una relazione intima sia difficile dire di no ad un rapporto sessuale se richiesto dal/la partner.

Il 17% delle ragazze e dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni pensa possa succedere che in una relazione intima scappi uno schiaffo ogni tanto. E in effetti, quando si passa dalle opinioni alle esperienze, quasi uno/a su cinque (19%) di chi ha o ha avuto una relazione intima dichiara di essere stato spaventato dal (o dalla) partner con atteggiamenti violenti, quali schiaffi, pugni, spinte, lancio di oggetti.

Cosa ci tocca fare quindi? Promuovere tra gli adolescenti e le adolescenti una cultura del rispetto, attivando a scuola percorsi di educazione alla affettività e alla sessualità continui nel tempo, ma anche alla parità di genere e al rispetto delle differenze, che li accompagnino nella loro crescita e scongiurino la “normalizzazione” della violenza nelle relazioni tra pari e la pericolosa confusione tra amore e possesso.

#Seiononvogliotunonpuoi

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne, la Fondazione Una Nessuna Centomila ha lanciato una potente campagna focalizzandosi sulla violenza sessuale: il consenso non è una concessione, è un diritto.

Anche se sei il mio tipo
Anche se prima mi andava ma poi ho cambiato idea
Anche se ho bevuto troppo
Anche se non ti ho detto di no, ma nemmeno sì
Anche se lavoriamo bene insieme
Anche se non sono in me
Anche se non mi muovo
Anche se prima ti ho detto sì
Anche se sei il mio capo
Anche se ti ho sorriso
Anche se ci siamo baciati
Anche se ho messo la minigonna
Anche se ti ho invitato a salire
Anche se siamo stati insieme tanti anni
Anche se ti ho detto ti amo
Anche se sei più forte di me
Anche se non sto gridando
Anche se ti ho dato il mio numero
Anche se ho accettato il tuo regalo

Qui la campagna di Una Nessuna Centomila.

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