Questa università del Portogallo sarà la prima ad eliminare completamente la carne rossa (e la plastica) dalle sue mense

L’Università di Coimbra (UC) in Portogallo ha annunciato che dal prossimo anno la carne rossa sarà eliminata dalla mense scolastiche. Una decisione che è prima di tutto ecologica e solo il punto di partenza verso un obiettivo ambizioso: diventare la prima università portoghese a 0 emissioni.

L‘Università di Coimbra (UC) in Portogallo ha annunciato che dal prossimo anno la carne rossa sarà eliminata dalla mense scolastiche. Una decisione che è prima di tutto ecologica e solo il punto di partenza verso un obiettivo ambizioso: diventare la prima università portoghese a 0 emissioni.

Da gennaio 2020, le mense dell’Università di Coimbra non serviranno più carne rossa. A dare l’annuncio è stato Amílcar Falcão, il rettore dell’ateneo che, nel discorso di apertura alla cerimonia di accoglienza degli studenti, ha anche spiegato i motivi di questa scelta.

Ogni anno nelle 14 mense universitarie UC vengono consumate circa 20 tonnellate di carne bovina. Eliminarla sarà un modo concreto per ridurre le emissioni di CO2 (è noto infatti che questa tipologia di carne è quella che ha il più pesante impatto ambientale).

La carne di manzo sarà sostituita da altri nutrienti e questo è solo il primo passo verso la totale ecosostenibilità di questa Università che ambisce a diventare la prima in Portogallo a emissioni zero.

Il rettore ci ha tenuto a sottolineare che:

“Stiamo vivendo un momento di emergenza climatica e dobbiamo frenare questa catastrofe ambientale annunciata. (…) Penso che l’impatto maggiore sia la consapevolezza delle persone sul problema. La cosa più drammatica è vedere i leader mondiali non rendersi conto che è in gioco il futuro del pianeta e dei nostri giovani , dei nostri figli e nipoti, ed è troppo grave non avvertire del problema, anche se sono piccoli gesti”

Nel suo discorso, completamente incentrato sul rispetto dell’ambiente, Falcão ha annunciato altre interessanti novità per i suoi studenti. Nel nuovo kit di accoglienza per studenti, l’università sostituirà i prodotti in plastica  con oggetti di metallo e i contenitori e gli utensili monouso con soluzioni più ecologiche.

Tra le varie misure adottate c’è anche una rigorosa politica contro gli sprechi alimentari, una precisa raccolta differenziata e l’invito a tutti gli studenti ad unirsi al programma UC.Plantas, che consiste nel piantare un albero nel giardino botanico, albero che sarà poi trasferito negli spazi verdi della regione in modo da favorire il rimboschimento di aree devastate da incendi o alluvioni.

Un’università da prendere davvero come modello, almeno per quanto riguarda l’impegno in favore dell’ambiente e il buon esempio nei confronti degli studenti.

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Francesca Biagioli

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