Molti influencer stanno usando i social contro fast fashion e consumismo sfrenato: è il nuovo fenomeno dell'Underconsumption Core
Negli ultimi anni, i social si sono trasformati da una semplice piattaforma di condivisione di contenuti a potenti strumenti di marketing, dove gli influencer promuovono una vasta gamma di prodotti e stili di vita lussuosi.
Brand piccoli e grandi hanno fiutato la possibilità di fare affari d’oro, coinvolgendo influencer nella creazione di contenuti dedicati ai loro prodotti, al fine di spingere un più alto numero di persone possibile all’acquisto dei propri prodotti.
Tuttavia, molti utenti hanno iniziato a ribellarsi contro questa tendenza, spingendo la piattaforma verso un nuovo movimento noto come Underconsumption Core.
@dainty.nugs Some underconsumption tips ive been trying to follow this year, i am actually spending WAY less already than last year on material items and way more on experiences, traveling, hobbies and spending time with loved ones! #underconsumption #deinfluencing #underconsumptioncore
Questo fenomeno, nato negli Stati Uniti ma in diffusione anche in Italia, rappresenta una virata all’inverso contro l’eccesso e l’acquisto impulsivo, promuovendo invece un consumo consapevole e moderato.
Sempre più influencer, stanchi di vedere contenuti che promuovono uno stile di vita irrealistico e lontano dalla propria realtà, usano la propria voce online per mostrare che la vita vera non è sempre divertimento e lusso sfrenato.
Invece di seguire l’onda degli acquisti impulsivi e del desiderio di possedere l’ultimo gadget o capo d’abbigliamento, stanno adottando uno stile di vita più semplice e sostenibile, focalizzato su ciò che è realmente necessario, evitando collaborazioni e acquisti inutili.
@hope_zuckerbrow love this trend🫶🏻
In contrasto con le immagini perfette di frigoriferi organizzati, armadi pieni di vestiti alla moda e beauty case stracolmi, l’Underconsumption Core celebra la normalità.
I video che rappresentano questo movimento spesso mostrano scene di vita quotidiana, come armadi minimalisti, vestiti di seconda mano e collezioni ridotte di prodotti per la cura della persona.
Questa tendenza non è solo una moda passeggera, ma riflette un più ampio cambiamento nella percezione del consumo. Molti utenti, infatti, stanno scegliendo di vivere in modo più sostenibile, spinti anche dalle difficoltà economiche che caratterizzano il periodo attuale.
La recessione economica e l’inflazione hanno contribuito a far nascere questo movimento, spingendo le persone a rivedere le proprie abitudini di spesa e a concentrarsi su ciò che è realmente importante.
Un altro motivo importante che spinge la leva dell’Underconsumption Core è il desiderio di molti di vivere in modo più rispettoso dell’ambiente, rinunciando alla moda usa e getta e ai prodotti inutili che spesso finiscono nella spazzatura dopo pochi utilizzi.
Secondo alcuni economisti americani che si stanno interessando alla questione, il fenomeno dell’Underconsumption Core non è una novità: in generale, dopo ogni grave crisi economica, emerge una tendenza simile che vede le persone tornare a uno stile di vita più semplice e moderato.
Questo è accaduto anche dopo la crisi finanziaria del 2008, quando si è diffuso un interesse per i beni artigianali e le esperienze autentiche, in contrasto con i prodotti di massa.
Secondo gli esperti, quindi, si tratterebbe solo dell’ultima manifestazione di un modello ciclico che vede alternarsi periodi di eccesso e di moderazione.
Questo ciclo è stato accelerato dalla pandemia di Covid-19, durante la quale molte persone hanno iniziato ad acquistare di più per compensare il tempo perso durante il lockdown.
Tuttavia, l’incertezza economica e l’inflazione hanno spinto molti a rivedere le proprie abitudini di consumo, dando origine a questa nuova tendenza.
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Fonte: TikTok
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