Turoń, l’inquietante maschera polacca che un tempo andava di casa in casa per portare fortuna agli abitanti

A volte le apparenze ingannano! Il Turoń, creatura polacca dall'aspetto inquietante, in realtà elargiva benedizioni. Il suo aspetto mostruoso serviva a confonderlo tra gli spiriti maligni in modo che non gli impedissero di portare il bene

Nel periodo natalizio, nell’antica Polonia, una creatura terrificante di sembianze animali vagava di casa in casa insieme a un gruppo di cantori e di altri personaggi.

Si chiamava Turoń, era alto, aveva corna di bastoni ricoperte di chiodi e una mascella spezzata. Turoń entrava nelle case inseguendo i bambini mentre ballava freneticamente e sbatteva le mascelle. Finché non crollava a terra “senza vita” rinascendo solo quando i cantori o gli ospiti gli offrivano un sorso di vodka. Un evidente rituale di vita, morte e rinascita.

La maschera del Turoń nascondeva completamente il suo volto per far credere agli spiriti maligni che fosse uno di loro e lasciarlo in pace. Nonostante l’aspetto inquietante non era infatti una creatura malvagia, anzi elargiva benedizioni di fertilità e propiziava un buon raccolto per l’anno successivo.

Simbolo di virilità, forza, fertilità, Turoń secondo la folklorista polacca Ewa Masłowska discendeva probabilmente da una tradizione polacca precristiana di origini millenarie, durante la quale gli uomini si mascheravano ed eseguivano delle danze rituali di fertilità per la comunità e per i terreni agricoli. O forse da un’ulteriore tradizione pagana che simboleggiava il ciclo lunare di crescita e declino attraverso diversi animali. Le sue corna in tale ottica simboleggiavano la falce di luna.

Sebbene la tradizione sia scomparsa nel XX secolo, ultimamente la figura del Turoń sta tornando alla ribalta, come d’altronde altri inquietanti protagonisti delle festività natalizie, basti pensare ai famosi Krampus.

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FONTI: etnomuzeum

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