Trump nominato peggior presidente della storia per l’ambiente e la salute

“Donald Trump? Il peggior Presidente della storia in tema di ambiente”. La pensano così ben nove gruppi di conservazione americani che si dicono preoccupati per le decisioni del presidente sui temi ambientali.

“Donald Trump? Il peggior Presidente della storia in tema di ambiente”. La pensano così ben nove gruppi di conservazione americani che si dicono preoccupati per le decisioni del presidente sui temi ambientali.

Martedì scorso, Alaska Wilderness League Action , Clean Water Action , Defenders of Wildlife , Earthjustice , EDF Action , Friends of the Earth , League of Conservation Voters , Sierra Club e The Wilderness Society, le nove organizzazioni hanno rilasciato una dichiarazione, in vista del discorso sullo stato dell’Unione del presidente Trump.

“Nessuna amministrazione è stata peggiore per il nostro ambiente o la salute pubblica della nostra nazione di questa. Trump ha scatenato un assalto verso l’ambiente e la salute delle nostre comunità”, scrivono le organizzazioni in una dichiarazione riportata su Earth justice.

“Le sue politiche minacciano il nostro clima, aria, acqua, suolo pubblico, fauna selvatica e oceani. Donald Trump è stato il peggior presidente per il nostro ambiente nella storia. Sfortunatamente, i nostri figli pagheranno i costi della temerarietà di questo presidente. Le nostre organizzazioni hanno ripetutamente combattuto contro questi attacchi e continueremo a lottare per garantire che i nostri figli non sopportino il peso dell’agenda anti-ambientale dell’amministrazione Trump”.

Ricordiamo, tanto per citare un esempio, che Trump ha completato l’eliminazione delle protezioni ambientali per corsi d’acqua, zone umide piccoli torrenti esponendo così la popolazione e l’ambiente a gravi rischi o che ancora si è mostrato negazionista affossando gli studi che collegano i cambiamenti climatici con l’alimentazione.

Durante il discorso dell’Unione, Trump si è vantato di aver portato gli Stati Uniti ad essere il produttore numero uno di petrolio e gas, come riporta il New York Times. Ha comunque parlato della sua decisione di aderire alla One Trillion Trees Initiative , un piano lanciato dal World Economic Forum per piantare, conservare e ripristinare un trilione di alberi.

Il piano ha lo scopo di aiutare a combattere la crisi climatica e ripristinare la biodiversità, ma le “soluzioni naturali” devono andare di pari passo con la riduzione delle emissioni in i settori dell’energia, dell’industria pesante e della finanza. Infatti, sempre secondo il New York Times gli Stati Uniti hanno emesso 5,8 miliardi di tonnellate di gas serra nel 2019. Per compensare bisognerebbe piantare alberi in un’area circa quattro volte più grande della California.

“Ogni giorno ci sono assalti nella salvaguardia di aria e acqua. Lobbisti del carbone e del petrolio che arrivano al governo con il compito di sviscerare le nostre leggi ambientali fondamentali. Schemi segreti per garantire che l’opinione pubblica non abbia mai la possibilità di ascoltare o parlare contro di lui”.

Fonte: Earth justice/New York Times

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