Sai perché a Roma è tradizione mangiare fave e pecorino il 1° maggio?

Una tradizione antica e ancora oggi rispettata a Roma e in tutto il Lazio, quella di consumare fave e pecorino all'inizio di maggio, ma sapete come ha avuto origine?

Chi vive a Roma e dintorni conoscerà certamente l’abbinamento culinario di fave e pecorino – tipico della primavera e, in particolare, dell’inizio del mese di maggio.

Quella di consumare le fave fresche con il formaggio in occasione del cosiddetto Maggetto è una tradizione che affonda le proprie radici nell’epoca latina.

Già gli antichi Romani infatti, oltre duemila anni fa, apprezzavano il sapore di questo formaggio prodotto con latte di capra e lo consumavano insieme alle verdure, per fare incetta di proteine ed energia.

Le fave fresche, poi, sono forse il simbolo per eccellenza della primavera a Roma: raccolte proprio durante il mese di maggio, con il loro sapore fresco e delicato rappresentano il contraltare ideale per il formaggio dal gusto più deciso.

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L’origine

Le fave sono un legume tipico della primavera, caratterizzato da un sapore dolce e da un retrogusto amarognolo. Ottime sia crude che cotte, si possono conservare anche più a lungo nel tempo, essiccate o congelate.

In antichità, si riteneva che le fave fossero null’altro che le anime dei morti, e che il baccello che le conteneva rappresentasse un tramite per l’aldilà: proprio per il loro stretto legame con il mondo dei morti, le fave venivano gettate sul feretro dei defunti in occasione dei funerali.

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Il pecorino, invece, è un formaggio poco stagionato e dal grande apporto nutritivo, che si conserva a lungo: queste caratteristiche lo hanno reso uno degli alimenti principali nell’alimentazione degli antichi soldati legionari romani.

Fave e pecorino per tutto il mese di maggio

In tempi più recenti, quando il primo maggio è diventato la giornata per celebrare il lavoro e i lavoratori, la coppia fave e pecorino romano si è trasformata nel piatto simbolo della festa.

In genere rappresenta la “merenda” perfetta da portare alla gita fuori porta, molto pratica perché non necessita di cottura (e neppure di posate): basta accompagnare il piatto con una bella fetta di pane fragrante e il gioco è fatto.

Ma pecorino e fave possono essere utilizzati anche per preparare pietanze più elaborate e complesse – come primi piatti, insalatone vegetariane, torte salate e molto altro.

Ovviamente, si tratta di un abbinamento culinario che possiamo gustare non solo il primo maggio, ma per tutto il mese – almeno finché dura la stagione delle fave.

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Fonte: Comune di Roma

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