In piscina in topless contro la sessualizzazione del corpo delle donne, polemiche per lo spot spagnolo

La Spagna contro la sessualizzazione del corpo femminile: uno spot del Governo catalano definisce discriminatorio per le donne il fatto di doversi coprire il seno in spiaggia o in piscina. E arriva in seguito ad una precedente campagna nazionale, che però era stata travolta dalle polemiche

Le donne si devono davvero coprire il seno al mare o in piscina? Secondo il Governo spagnolo questa è discriminazione (il petto nudo degli uomini non crea alcun problema sociale). In Catalogna è partita una campagna ufficiale in questa direzione per l’uguaglianza di genere, ma le polemiche non mancano.

La campagna del Governo spagnolo di luglio

La storia in realtà parte dallo scorso mese di luglio, quando il Governo spagnolo aveva lanciato una campagna in cui difendeva il diritto delle donne di mettersi in topless, mostrando in un’immagine alcune donne in sovrappeso, non più giovanissime inclusa una donna che ha subito mastectomia.

L’immagine però è stata travolta dalle polemiche in quanto alcune protagoniste hanno dichiarato di non aver dato alcuna autorizzazione al Governo di pubblicare i loro volti.

A seguito di queste dichiarazioni, il tweet della deputata spagnola Irene Montero del 27 luglio è stato rimosso.

La campagna della Catalogna

Ma la Spagna non si ferma a riguardo e ora è il Departamento de Igualdad y Feminismos de la Generalitat della Catalogna a pubblicare un video sui social network in cui difende i topless e riflette sul fatto la “consuetudine” delle donne di coprirsi il seno in alcuni luoghi sia una sessualizzazione e discriminazione.

La sessualizzazione delle #donne inizia in tenera età e ci accompagna per tutta la vita – si legge nel tweet ufficiale – Il fatto che dobbiamo coprirci il seno in alcuni spazi ne è un segno. È anche discriminazione

Nel medesimo video compare una bambina, ben lontana dalla pubertà, che indossa già la parte alta del bikini e viene mostrato anche un seno maschile esposto con la scritta “questo capezzolo è libero” confrontato con uno di una donna, coperta con la mano, che recita “non questa”.

Non solo Spagna

Anche in Germania era scoppiata qualche mese fa una polemica molto simile: come riporta il quotidiano locale Göttinger Tageblatt, a Göttingen, città della Bassa Sassonia, le donne (e chiunque si riconosca in questo genere) possono andare in piscina in topless e nuotare liberamente a seno nudo. Ma la decisione è stata presa “solo” lo scorso aprile.

E anche nel nostro Paese non mancano discussioni su questo, come la recente polemica sul petto nudo di Victoria De Angelis, la bassista dei Maneskin, che sarebbe stata censurata durante un concerto a causa del suo petto nudo.

La campagna della Catalogna va avanti. Ma non ne conosciamo ancora i riscontri.

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Fonti: Igualtat i Feminismes/Twitter / Ángela Rodríguez Pam/Twitter / Nyome Nicholas-Williams/Instagram

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