Alla ricerca della mitica tomba di Nefertiti: in azione i geo-radar del Politecnico di Torino

Dal Politecnico di Torino alla ricerca della tomba della Regina Nefertiti, a Luxor, nella valle dei Re. Dopo un anno di attesa, finalmente gli esperti hanno ottenuto il via libera per effettuare sofisticate misure geo-radar.

Dal Politecnico di Torino alla ricerca della tomba della Regina Nefertiti, a Luxor, nella valle dei Re. Dopo un anno di attesa, finalmente gli esperti hanno ottenuto il via libera per effettuare sofisticate misure geo-radar.

L’obiettivo è quello di verificare se esistono corridoi nascosti e spazi vuoti all’interno della Tomba di Tutankhamon, conosciuta con il codice Kv62. Fino al 6 febbraio i ricercatori di Archeo-Fisica dell’ateneo di corso Duca saranno impegnati nella Valle dei Re.

Le ricerche potrebbero dare un fondo di verità alle teorie portate avanti dall’egittologo inglese Nicholas Reeves che da sempre sostiene che la tomba potrebbe essere parte di un’ampia sepoltura appartenente alla Regina Nefertiti.

Grazie a sistemi geo-radar si potrebbero avere tutte le risposte riguardo all’esistenza di strutture nascoste di rilevanza archeologica, un tassello essenziale che potrebbe svelare nuovi scenari in merito alla camera mortuaria della sposa del faraone Akhenaton.

Lo scorso maggio, attraverso una mappatura erano emerse due cavità sospette, la tesi è che il faraone bambino sia morto improvvisamente senza avere il tempo di realizzare una dimora eterna, costringendo i notabili egiziani a usare l’anticamera di un’altra tomba.

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Finora di Nefertiti non è mai stata trovata alcuna traccia qui, adesso il team diretto dal professor Franco Porcelli fornirà risposte più chiare. La ricerca è sponsorizzata da fondazione Novara Sviluppo, Geostudi Astier e National Geographic.

Dominella Trunfio

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