Test cosmetici sugli animali: l’ex Beatles Paul McCartney lancia l’allarme su quello che sta accadendo in Europa

Bruxelles: la legge del 2013 che proibiva i test di prodotti cosmetici su animali di laboratorio potrebbe essere abolita

In Europa i cosmetici cruelty-free, prodotti ossia senza che vengano testati su ratti, conigli e altre cavie da laboratorio, sono il traguardo di una battaglia durata anni ed anni e culminata nel 2013 quando nel marzo del suddetto anno entrò in vigore il divieto totale nei paesi dell’Unione Europea di sperimentazione di cosmetici su animali.

La notizia annunciata dal Comunicato stampa del 2013 della Commissione europea fu una vera e propria svolta epocale che avrebbe messo fine alla sofferenza dei test condotti nei laboratori di cosmetica, così come era avvenuto di recente in Israele e in India.

La direttiva europea 2003/15/CE e la 76/768/CEE sulle disposizioni relative ai prodotti di bellezza avevano però insospettito molti rappresentanti di ONG europee proprio perché sarebbe stato facile per molte aziende aggirare il divieto europeo e perpetuare la sperimentazione animale. Un classico esempio era ed è tutt’ora rappresentato dalle componenti dei prodotti finali, sulle quali i test su animali si eseguono ancora. E questo infrange parte della promessa, se non tutta, che aveva fatto gioire gli europei quasi 10 anni fa, dicendo addio a questa inutile sofferenza.

Nel luglio del 2021 l’Iniziativa dei cittadini europei dal titolo “Save cruelty free cosmetics – commit to a Europe without animal testing” con scadenza agosto 2022 ha perciò chiesto a Bruxelles modifiche legislative volte a rafforzare i divieti di sperimentazione cosmetica che valessero anche per i singoli ingredienti dei prodotti. (Leggi anche: Test cosmetici sugli animali: “in Europa vengono ancora chiesti sugli ingredienti”, l’iniziativa europea per fermarli)

E ultimamente poiché l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) richiede nuovi test sugli animali per determinati ingredienti, anche quelli utilizzati esclusivamente nei cosmetici e per ingredienti con un uso sicuro di lunga data. Con le pressioni sempre più forti di multinazionali cosmetiche, molte personalità sono scese perciò in campo per protestare al fianco di associazioni animaliste. Tra queste vi è l’ex Beatles Paul McCartney, già ambasciatore di PETA e sostenitore di Animal Asia, che vuole dare il suo contributo alla causa, invitando i cittadini europei a firmare la petizione (che trovi QUI) per proteggere il bando. Una firma che richiede un minuto, ma che può salvare migliaia di vite.

“Puoi contribuire a fermare tutto questo. Nessun animale dovrebbe soffrire per bellezza” scrive la star inglese. E sebbene la sofferenza non dovrebbe riguardare nessun campo, non solo quello cosmetico, rimaniamo in attesa di nuovi aggiornamenti.

Fonte: Peta

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