Tennessee verso il divieto agli spettacoli di drag queen perché “dannosi per i minori”: censurata la libertà di espressione

La Camera dei Rappresentanti del Tennessee ha approvato una legge che vieta qualsiasi spettacolo di drag queen nei luoghi pubblici, ad eccezione di locali chiusi che permettono l’accesso solo ai maggiorenni. Queste performance vengono equiparate ad atti osceni in luogo pubblico e definite dal provvedimento come “dannose per i minori”

Siamo nel 2023, ma invece che progredire in tema di diritti civili talvolta facciamo enormi passi indietro. È il caso dello Stato del Tennessee la cui Camera dei Rappresentanti ha approvato una legge che vieterà qualsiasi spettacolo di drag queen nei luoghi pubblici, ad eccezione di locali chiusi che permettono l’accesso solo ai maggiorenni.

Il provvedimento, fondamentalmente, equipara questi performer agli spogliarellisti, considerando la loro arte come atti osceni in luogo pubblico e “dannosa per i minori”. D’ora in poi le drag queen – chiamate nel testo della legge semplicemente “imitatori maschili e femminili” – verranno considerate come “cabarettisti per adulti”.

Da tempo negli Stati Uniti c’è dibattito sugli spettacoli drag

La decisione arriva a seguito delle numerose polemiche che si sono avute su questo tema negli Stati Uniti. Nel giugno dello scorso anno, infatti, un deputato del Texas aveva annunciato di aver depositato una legge per proteggere i bambini dalle drag queen.

Allo stesso tempo, numerosi politici conservatori e militanti di estrema destra sono intervenuti per fermare eventi drag, tra cui il Drag Queen Story Hour in cui le drag queen leggono favole per l’infanzia. Proprio lo stesso deputato che ha proposto la legge appena approvata in Tennessee, Chris Todd, lo scorso ottobre aveva bloccato il drag show legato alla parata del Pride a Jackson.

Nella fattispecie aveva imposto il limite della maggiore età per poter assistere allo spettacolo. Todd aveva anche definito un “abuso sui minori” il segmento dedicato alle famiglie con contenuti adatti ai più piccoli previsto dagli organizzatori. Senza nemmeno conoscerne ancora il contenuto, aveva tacciato lo show come “spazzatura”.

In quella circostanza aveva fatto capire a tutti qual era il suo pensiero in merito, dichiarando la sua intenzione a cancellare qualsiasi evento di drag nello Stato. A suo dire tali spettacoli sarebbero:

chiaramente destinati a preparare e reclutare i bambini per questo stile di vita.

Oggi il suo pensiero limita la libertà di espressione di questi artisti solo in parte, con l’introduzione dei requisiti di età per assistere a tali spettacoli. Tuttavia Todd ha promesso di non fermarsi qui, ribadendo come tali performance sarebbero “di per sé un abuso sui minori”. Per questo motivo il drag andrebbe, a suo dire, bandito del tutto essendo qualcosa di “intrinsecamente immorale e sessualmente esplicito”.

La legge troppo vaga lascia spazio ad interpretazioni agghiaccianti

Per quanto riguarda l’iter ufficiale di approvazione della legge contro gli spettacoli drag, manca ancora il voto del Senato affinché diventi effettiva. Ciò che rimane è la gravità di tale provvedimento, sia dal punto di vista della libertà espressiva che dei diritti LGBTQ+.

Si tratta di una legge ad hoc pensata per fermare una precisa forma d’arte. Anzi, chiamiamo le cose con il loro nome: è una vera e propria censura omofoba. È volta a delineare i confini di ciò che è lecito e non è lecito fare secondo la visione di alcuni che hanno deciso di prendere di mira le drag queen per colpire una comunità intera.

C’è infatti il rischio che una persona trans che non ha ancora aggiornato i propri documenti venga considerata un “imitatore maschile e femminile” ed incriminata, data l’interpretazione così volutamente labile lasciata da questo provvedimento. Il pericolo di ripercussioni molto più serie e a dir poco agghiaccianti estese alla vita di tutti i giorni è dunque in agguato.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Fonte: Tennessee General Assembly

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram