Lale, il tatuatore di Auschwitz che incontrò l’amore nel campo di concentramento

Una storia d’amore nata tra l’orrore dell’olocausto, un luogo ai confini della realtà e che è sopravvissuto alla fame, alla sete e alla disperazione. Lale Eisenberg Sokolov, slovacco aveva 26 anni quando fu deportato ad Auschwitz ed è proprio lì che incontra Gisela 'Gita' Furman, una giovane ebrea e la sua vita cambia per sempre.

Una storia d’amore nata tra l’orrore dell’olocausto, un luogo ai confini della realtà e che è sopravvissuto alla fame, alla sete e alla disperazione. Lale Eisenberg Sokolov, slovacco aveva 26 anni quando fu deportato ad Auschwitz ed è proprio lì che incontra Gisela ‘Gita’ Furman, una giovane ebrea e la sua vita cambia per sempre.

La storia di Lale Eisenberg è raccontata nel romanzo di Heather Morris Il tatuatore di Auschwitz (linkaffiliazione)(Garzanti), pubblicato lo scorso gennaio e adesso diventerà un tv grazie alla società britannica Synchronicity Films, che ha annunciato il lancio per gennaio 2020, in occasione del 75esimo anniversario dalla liberazione di Auschwitz.

Come dicevamo, la storia è quella di Lale incaricato di marchiare i numeri identificativi sulle braccia degli ebrei, che si intreccia con quella di Gisela ‘Gita’ Furman, internata come lui. Quando i loro occhi si incrociano è amore a prima vista.

“Ho tatuato il numero nel suo braccio sinistri e lei ha tatuato il suo numero nel mio cuore”, dice Lale nel libro.

Nel 1942 i tedeschi fecero irruzione in casa di Lale e pretesero che fosse consegnata loro una persona che lavorasse nel campo. Il giovane si offrì volontario per salvare gli altri. Sul suo braccio venne tatuato il numero 32407 e dietro quel cancello si ammalò di tifo. Ma la speranza di sopravvivere e la lotta alla resistenza vennero dopo l’incontro con Gita.

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“Una ragazza di 18 anni vestita di stracci e con la testa rasata che all’inizio non aveva intenzione di conoscermi perché non saremmo sopravvissuti a quell’inferno. Ma non mi arresi, sapevo che prima o poi ce ne saremmo andati”, si legge ancora nel libro.

Un amore clandestino fatto di sguardi da lontano, lettere e qualche scorta di cibo fino a quando dopo tre anni furono separati e si persero di vista. Ma il destino era già scritto: i due innamorati si ritrovarono in Cecoslovacchia e si sposarono nel 1945 chiudendo un capitolo buio della loro vita. Vivono a Vienna, Parigi e poi si stabiliscono in Australia dove nascerà il loro bambino.

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Una storia taciuta per tanto tempo per paura che è venuta alla luce solo nel 2003 quando Lale incontra la scrittrice neozelandese Heather Morris che nell’arco di tre anni, fino alla morte di lui, scrive la sua vita e quello di un amore nato tra la distruzione che ha dato la forza ad entrambi per essere resilienti e lottare con le unghie per uscire da quel cancello.
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