Un antico dolce pasquale inglese dal sapore amarognolo, leggermente tossico, probabilmente consumato a scopo medicinale.
Ogni paese vanta delle ricette tradizionali di Pasqua, ma se alcuni piatti hanno resistito al trascorrere del tempo continuando a essere tramandati di generazione in generazione, così non è stato per il “tansy”, la frittella pasquale della cucina inglese medievale che finì per essere completamente dimenticata.
Si tratta di un dolce verde a base di erbe, simile per certi versi a un pancake o a una frittata, il cui nome deriva dalla pianta erbacea perenne del tanaceto (tanacetum vulgare), leggermente tossica e diffusa spontaneamente in tutto il Regno Unito.
In passato le foglie e i giovani germogli del tanaceto venivano spesso impiegati per aromatizzare budine e frittate e la pianta era anche utilizzata per preparare tè impiegati come tonici e contro i vermi intestinali.
La ricetta prevedeva la cottura di una pastella aromatizzata con succo di tanaceto verde, in altre ricette del XVI secolo venivano aggiunti prezzemolo e violette, e talvolta succo di spinaci.Un’altra ricetta del XVIII secolo di The Compleat Housewife addolciva i tanaceti fritti con uva spina e una copertura di zucchero tritato.
Secondo alcuni autori del XIX secolo la tradizione di mangiare il tansy dal sapore dolce/amaro era collegata alla tradizione ebraica di mangiare dolci a base di erbe amare. Ed è probabile che in origine avesse uno scopo medicinale dato che si credeva che il tanaceto fosse in grado di guarire diversi disturbi e fosse buono per lo stomaco e l’intestino.
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FONTI: Oxford Reference/lostcookbook/wikipedia
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