Dopo vent’anni, i talebani hanno reintrodotto l’obbligo di indossare il burqua per le donne afghane.
La storia e i diritti delle donne fanno un balzo indietro di vent’anni in Afghanistan.
Nella giornata di ieri, infatti, il leader supremo talebano Hibatullah Akhundzada ha firmato il decreto con cui viene reintrodotto l’obbligo per le donne di indossare il burqa in pubblico.
Le donne che non sono né troppo giovani né troppo anziane, dovrebbero velarsi il viso di fronte a un uomo che non è membro della famiglia – si legge nel decreto.
Il ritorno a coprirsi completamente in pubblico è stato deciso in quanto “tradizionale e rispettoso”.
Nel decreto, inoltre, viene anche raccomandato alle donne di rimanere a casa se non hanno un compito importante da svolgere al di fuori delle mura domestiche.
Se una donna dovesse decidere di non seguire le nuove regole, verrà fatta una segnalazione al suo tutore maschio per il quale è prevista una pena detentiva in caso di mancato intervento. Le donne che lavorano nel settore pubblico possono invece essere licenziate se non rispettano l’obbligo.
Dalla ripresa del potere avvenuta lo scorso agosto, nonostante la promessa di una maggiore flessibilità, i talebani hanno iniziato a eliminare una a una le libertà conquistate dalle donne, dal diritto all’istruzione e al lavoro, alla possibilità di viaggiare non accompagnate.
Quest’ultima decisione riporta letteralmente indietro nel tempo la storia delle donne afghane, che dovranno tornare a coprire totalmente il loro corpo in pubblico come avveniva fino al 2001.
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Fonti di riferimento: CNN/ANSA
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