All’inizio era solo per limitare la diffusione del Covid-19, ma poi questo servizio ha preso piede: andare dal parrucchiere a tagliare i capelli restando in silenzio senza conversazioni poco gradite e nel totale relax
In Giappone sta guadagnando popolarità l’idea di tagliare i capelli rimanendo in silenzio. Seppur possa sembrare insolito visto che dai parrucchieri solitamente c’è sempre un gran chiacchiericcio, in realtà sta rispondendo al crescente bisogno di momenti di tranquillità in un mondo sempre più frenetico.
Lanciata inizialmente da Hair Works Credo, un salone di Tokyo, l’opzione consente ai clienti di scegliere tra una conversazione normale, limitata o nessuna interazione verbale, denominata kaiwa nashi (nessuna conversazione). Questa innovazione ha catturato l’attenzione sia degli introversi sia di coloro che, occasionalmente, cercano una pausa dalle interazioni sociali.
Il proprietario del salone, Takahiro Noguchi, spiega che l’iniziativa, nata per soddisfare gli introversi, si è rapidamente estesa a un pubblico più ampio, con circa il 60% dei clienti che ora preferisce ridurre o eliminare del tutto le chiacchiere durante il taglio dei capelli.
Sempre più persone stanno apprezzando questo servizio
Questo approccio permette ai clienti di rilassarsi leggendo, ascoltando musica o semplicemente godendosi il suono delle forbici. Tuttavia Noguchi osserva che per i parrucchieri queste sessioni silenziose possono essere più impegnative, richiedendo maggiore attenzione ai segnali non verbali per interpretare le esigenze dei clienti.
L’origine del concetto risale alla pandemia di COVID-19, quando il governo giapponese incoraggiava pratiche di “non conversazione” per ridurre la diffusione del virus tramite le goccioline di saliva. Questa misura, adottata inizialmente per ragioni sanitarie, ha rivelato un lato positivo inaspettato.
Molte persone infatti hanno apprezzato l’esperienza di poter evitare chiacchiere considerate superflue o stressanti. C’è chi persino ha sostenuto di aver aspettato questo servizio da anni, trovando le conversazioni così opprimenti che cercava di evitare il più possibile di andare dal parrucchiere.
Anche dopo la fine delle restrizioni legate al COVID-19, il servizio ha continuato a prosperare. E non sono i clienti gli unici a trarne vantaggio. Anche alcuni parrucchieri si sono dichiarati favorevoli, spiegando che questo approccio consente loro di concentrarsi meglio sul lavoro senza dover sostenere conversazioni non sempre gradite.
La popolarità del kaiwa nashi riflette un cambiamento culturale più ampio in Giappone, un Paese in cui la solitudine e l’introversione sono spesso presenti. Questo servizio rappresenta una soluzione innovativa per chi desidera scegliere liberamente il livello di interazione sociale.
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