Battaglia delle arance di Ivrea, stop agli sprechi: ecco come saranno riutilizzati i quintali di agrumi lanciati

  1. La tradizionale battaglia delle arance di Ivrea che si tiene durante il periodo di carnevale ha sempre generato grandi polemiche. Per l’occasione, infatti, vengono utilizzate centinaia di cassette di arance, disposte nelle quattro piazze dove si tira, per un totale di 10.000 quintali di agrumi.

Tanti, dunque, gridavano allo spreco, accusando gli organizzatori di buttare via un enorme quantitativo di arance. Non è però così perché gli agrumi che vengono lanciati non sarebbero comunque adatti al consumo alimentare. Per questo, se non venissero impiegati nella “lotta”, sarebbero destinati al macero.

Inoltre, da quest’anno c’è una novità che abbatterà del tutto gli sprechi. Si è deciso che, dopo i tre giorni di carnevale, le arance verranno appositamente lavorate per essere riutilizzate come fertilizzante naturale per i campi agricoli, per la floricoltura nonché come energie rinnovabili e come biometano.

In questo modo, dunque, si unirà l’utile (il riciclo delle arance che provengono da Calabria e Sicilia da filiere tracciabili e che non potrebbero finire sulle nostre tavole) al dilettevole, la grande festa di Ivrea.

Il carnevale d’Ivrea: una rievocazione storica

Nonostante continui a rivelarsi parecchio pericolosa (ogni anno il bilancio è di diversi contusi tra i partecipanti per il peso non proprio leggero delle arance), si tratta di uno dei carnevali storici più famosi al mondo e del più antico d’Italia.

Dopo l’interruzione negli ultimi 3 anni a causa della pandemia, nel 2023 è tornato ad attirare curiosi e appassionati da tutta Italia. Durante le tre giornate di battaglia da domenica al martedì grasso, nove squadre a piedi (gli aranceri, che simboleggiano il popolo) “combattono” contro chi è sui 50 “carri da getto” trainati da cavalli (rappresentanti i soldati del tiranno e il potere della nobiltà) per rievocare la rivolta e la successiva liberazione dalla tirannide. Gli animali, per regolamento, non possono essere colpiti con le arance.

Alla fine del carnevale vengono premiati da una giuria gli aranceri e i carri migliori sia per il loro vestito (chi è sul carro è protetto con una serie di protezioni in gommapiuma) che per la grinta con cui attaccano e difendono.

L’edizione 2023 è stata da record

Quest’anno c’era tanta attesa per il ritorno della storica battaglia delle arance e infatti la prima giornata, domenica scorsa, non ha deluso le aspettative. Ha registrato numeri da record con 19.800 biglietti venduti e 30.000 presenze, uno dei migliori risultati mai avuti. In totale da sabato a martedì almeno 100.000 persone hanno pacificamente invaso Ivrea.

Molte anche le troupe televisive straniere arrivate in città per uno dei carnevali più spettacolari e anche, come detto, più pericolosi in assoluto. Gli organizzatori, come sempre, hanno invitato i turisti – comunque protetti da apposite reti – ad indossare il tipico berretto rosso frigio. In questo modo, distinguendosi da chi partecipa alla battaglia, si è certi di non essere colpiti dal getto delle arance.

L’edizione 2023 è stata vinta dagli Aranceri della Morte, mentre per quanto riguarda i carri da getto il primo posto se l’è aggiudicato il carro 45, Gli Scorpioni del Tiranno. Premio combattività per i Grifoni e i Baroni del Castello.

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