E’ necessario agire subito per proteggere la cultura e il cibo dei popoli indigeni, un patrimonio inestimabile di saperi e di tradizioni che deve essere tutelato. A comunicarlo è il World Watch Institute attraverso “State of the World 2013: Is Sustainability Still Possibile?” Le popolazioni indigene occupano l’85% delle aree protette del pianeta, ma soltanto l’1% del denaro versato in beneficenza viene destinato al supportarle.
È necessario agire subito per proteggere la cultura e il cibo dei popoli indigeni, un patrimonio inestimabile di saperi e di tradizioni che deve essere tutelato. A comunicarlo è il World Watch Institute attraverso “State of the World 2013: Is Sustainability Still Possibile?” Le popolazioni indigene occupano l’85% delle aree protette del pianeta, ma soltanto l’1% del denaro versato in beneficenza viene destinato al supportarle.
Le comunità indigene custodiscono una tradizione millenaria di conoscenze ecologiche e di stili di vita sostenibili e olistici, basati sul contatto diretto con la natura e su relazioni interdipendenti con la Terra. Secondo Melissa K. Nelson, numerose tradizioni native indicano il vivere bene e come il vero obiettivo della vita stessa. Vivere bene non significa soltanto seguire uno stile di vita e un’alimentazione sostenibile, ma intervenire per rigenerare l’ecosistema da cui le persone dipendono, per incrementare la felicità globale.
Numerosi popoli nativi sanno bene come occuparsi dell’agricoltura, del raccolto, della cura dei terreni e cucinare i propri cibi in modo sostenibile per l’intero ecosistema e per la società. Si tratta del risultato di una lunga tradizione basata sulla trasmissione intergenerazionale del sapere degli antenati.
Sono i popoli indigeni a prendersi davvero cura della natura e a difendere la biodiversità, Ma molte delle loro comunità e i rispettivi ecosistemi sono in pericolo e si trovano in situazioni di rischio a causa dell’assenza di diritti e di un trattamento equo da parte del Governo e del mondo industriale.
L’abbattimento delle foreste e l’accaparramento di terra stanno sottraendo alle popolazioni indigene la loro unica e vera patria. Allontanando gli indigeni dai loro territori, i Governi e le multinazionali stanno cercando di sfruttare le ultime preziose risorse naturali rimaste sul nostro Pianeta.
Quando le popolazioni indigene saranno scomparse, non sarà rimasto più nulla. Addio alle foreste vergini e agli alberi secolari, ai torrenti ancora limpidi e ad ogni manifestazione della cultura millenaria dei popoli nativi. Gli indigeni considerano sacri alcuni alimenti da coltivare, come il mais e il riso selvatico. Il rispetto di questi alimenti avviene attraverso l’utilizzo dell’acqua e del terreno in modo sostenibile per la loro coltivazione.
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Gli alimenti coltivati dai nativi sono un simbolo di biodiversità e rappresentano il segreto per mantenere la salute dei popoli e l’equilibrio degli ecosistemi. Per questo motivo gli autori di State of the World 2013 chiedono ai Governi, alle organizzazioni non governative, ai politici e al mondo industriale di agire per difendere i popoli indigeni, la loro cultura e le loro tradizioni, per preservare un bene prezioso per il Pianeta.
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Per saperne di più: www.sustainabilitypossible.org
Marta Albè
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