Stagflazione: cos’è e perché potrebbe verificarsi anche in Italia

Definita anche inflazione recessiva, il fenomeno coniuga l’aumento dei prezzi con la mancanza di crescita economica che una guerra come quella in Ucraina può provocare anche a lungo termine

Quello che potrebbe abbattersi sull’economia dell’Eurozona e dell’Italia è un fenomeno definito stagflazione che si verifica quando si registra un aumento generale dei prezzi e, al contempo, l’attività produttiva non aumenta in quanto la crescita economica è rallenta se non addirittura in recessione. I consumi, a lungo termine, in generale vanno a diminuire e i prezzi della produzione, sebbene ridotta, aumentano per via di fattori esterni, difficilmente controllabili. Secondo alcuni analisti questo scenario è quello che potrebbe prefigurarsi con l’imprevedibilità della durata e dell’inasprimento del conflitto.

Stop alla crescita italiana?

Superate le ondate più cruenti della pandemia, le stime per l’economia italiana erano tutte col segno più, tanto che le previsioni della Banca centrale europea prevedevano per il Bel Paese un 2022 con un tasso di crescita del +4,1%. Le prospettive però si scontrano con il caro bolletta, con le tante incognite dello scontro armato che determinano un ennesimo aumento dei prezzi delle materie prime, come il grano e dei prodotti derivati, ma anche del carburante.
Il centro Studi in Unimpresa, l’Unione Nazionale di imprese, lancia un allarme che guarda addirittura al 2023:

“Il rischio che corriamo, soprattutto per il 2023, è quello della stagflazione ovvero di una stagnazione, cioè assenza di crescita quando l’economia ristagna, accompagnata dall’inflazione, un aumento continuo dei prezzi che aggraverebbe la stessa congiuntura economica sfavorevole.

Governo italiano in cerca di alternative a Mosca

Trovare un’alternativa alla dipendenza da Mosca è una delle priorità di questi giorni. Il premier Mario Draghi con il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani hanno incontrato la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen proprio per discutere di queste tematiche che include anche la questione dei prossimi approvvigionamenti utili per affrontare i mesi che verranno.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è invece impegnato in visite presso altri Paesi produttori come Algeria e Qatar per far sì che l’Italia non risenta di un taglio delle provigioni da parte del Cremlino che, nel frattempo, ha inserito anche l’Italia nella black-list dei Paesi Ostili.

Versailles, vertice di capi di Stato e Governo UE

Si apre giovedì 10 marzo alle 17.30 la due giorni di incontri dei capi di Stato e governo dell’Unione Europea. Una riunione, inizialmente informale, che assume un carattere di grande rilevanza considerata la situazione generale e le nuove emergenze che sti stagliano davanti all’Europa e ai singoli paesi dell’UE.

Come si legge nella lettera di convocazione, redatta dal presidente del Parlamento Europeo Charles Michel:

“in occasione della riunione informale, vorrei che ci concentrassimo su tre questioni specifiche, vale a dire:

  • rafforzare le nostre capacità di difesa
  • ridurre la nostra dipendenza energetica, in particolare dal gas, dal petrolio e dal carbone russi, e
  • costruire una base economica più solida

Attesa per le dichiarazioni della BCE

Giovedì 10 marzo sarà anche il giorno della riunione del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea che al centro dell’incontro avrà in agenda le stime di crescita e le proiezioni di inflazioni prossime, alla luce dello sconvolgimento umanitario e economico provocato dall’attacco russo.

Atteso per la stessa giornata il punto stampa con la Presidente e il vicepresidente Luis de Guindos dove verranno illustrate le decisioni che verranno prese.

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FONTI: Consiglio dell’Unione Europea; Borsa ItalianaUnimpresa

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