Bufera per il nuovo spot pubblicitario di H&M, che mostra un fattorino trattato senza un briciolo di rispetto. La denuncia di Aestetica Sovietica: "Siamo di fronte all'ennesima rappresentazione classista del lavoro, nemmeno tanto fra le righe, abbastanza plastica e autoevidente, francamente insopportabile"
Un giovane fattorino, carico di pacchi da consegnare, suona alla porta di diverse persone e invece di essere accolto con un saluto o un qualsiasi cenno di gentilezza, viene trattato con disprezzo e con aria di superiorità: è quanto presentato nel nuovo spot del celebre brand d’abbigliamento H&M, che pubblicizza il servizio di spedizione e reso gratuito offerto ai clienti dall’azienda.
Un filmato che, nonostante duri appena qualche secondo, legittima apertamente chi adotta un comportamento menefreghista e irrispettoso nei confronti dei corrieri, umiliando così questa categoria. Alla fine del tristissimo e imbarazzante video il ragazzo addetto alle consegne, che si vede sottrarre dalle mani in modo brusco i vari pacchi contenenti vestiti e accessori del brand d’abbigliamento, se ne va via visibilmente provato, asciugandosi il sudore dalla fronte.
Ad accendere i riflettori sull’ennesimo spot pubblicitario che dipinge lo sfruttamento come se fosse un valore e non una piaga da combattere è ancora una volta la pagina social Aestetica Sovietica, impegnata nell’analisi di stereotipi di genere e minoranze, che su Instagram denuncia:
Se ti iscrivi alla membership, puoi fare il reso gratuito sugli acquisti online”. Sarebbe bastato questo. E invece no. Siamo di fronte all’ennesima rappresentazione classista del lavoro, nemmeno tanto fra le righe, abbastanza plastica e autoevidente, francamente insopportabile.
Perché cerca di rendere cool il fatto che il fattorino venga trattato a pesci in faccia da gente che ordina online e gli carica e gli strappa di dosso i pacchi come se fosse uno scaffale. Ciò a cui assistiamo è una vera e propria feticizzazione del fattorino, un perverso esercizio di potere su di lui che noi potremmo esercitare se solo ci iscrivessimo alla membership.
In poche parole il controverso spot veicola l’idea di un corriere alle nostre dipendenze, che siamo quasi autorizzati a trattare senza un briciolo di umanità.
L’estetica del fattorino viene stravolta a uso e consumo di chi possa così sperare di trovarselo dietro la porta di casa e provare quel gusto sadico nel trattarlo con sufficienza. – fa notare la pagina, che di recente ha asfaltato la pubblicità (poi sospesa a seguito delle polemiche) dell’Acqua San Benedetto con Elisabetta Canalis. – Da questo spot usciamo più classisti (anche se siamo poveri), più complici, più forti con i deboli… e sarà questo il nostro destino, se non alleneremo il nostro sguardo a riconoscere il classismo quanto tutte le altre forme di discriminazione.
La trovata pubblicitaria di H&M riapre il dibattito sull’ultra fast-fashion, un sistema che si basa – inevitabilmente – sullo sfruttamento sia dei lavoratori che dell’ambiente.
Non dimentichiamo che dietro la produzione dei vestiti e accessori che ordiniamo a casa si nascondono retroscena inaccettabili (come svelato da numerose inchieste sotto copertura) e che i corrieri non sono dei robot al nostro servizio, ma persone con una dignità da rispettare e spesso costrette a turni massacranti. Rivolgere loro un “grazie” e un sorriso non guasterebbe, anzi. Trattarli con disprezzo non ci fa onore.
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Fonte: Aestetica Sovietica
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