Migliaia di persone ogni anno si riuniscono a Stonehenge tra il 20 e il 21 giugno. Si tratta del raduno per il solstizio d’estate. L’obiettivo? Ammirare l’alba del giorno con più ore di luce dell’anno in uno dei siti archeologici e storici più suggestivi del mondo.
Migliaia di persone ogni anno si riuniscono a Stonehenge tra il 20 e il 21 giugno. Si tratta del raduno per il solstizio d’estate. L’obiettivo? Ammirare l’alba del giorno con più ore di luce dell’anno in uno dei siti archeologici e storici più suggestivi del mondo.
Stonehenge è un luogo magico e misterioso. Si tratta di un complesso di monoliti legati forse alla cultura celtica. Sulle reali origini della sua costruzione esistono ancora numerosi dubbi.
Almeno 20 mila persone anno dopo anno durante la notte del solstizio d’estate si danno appuntamento a Stonehenge per attendere il sorgere del sole. La festa dell’attesa del sole si svolge tra rievocazioni storiche e spettacoli che richiamano il medioevo.
La festa si accende quando i raggi del sole iniziano a filtrare tra le antichissime pietre di Stonehenge, che letteralmente significa “pietre sospese”. Ad oggi Stonehenge è considerato un sito preistorico ancora avvolto nel mistero. La sua posizione a 130 chilometri a sud di Londra lo rende raggiungibile abbastanza facilmente dalla capitale britannica.
Ancora oggi all’alba del solstizio d’estate i druidi, indossando dei costumi tradizionali, si riuniscono attorno alle pietre di Stonehenge per dare il benvenuto ai primi raggi di sole del nuovo giorno.
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A Stonehenge il solstizio d’estate è il giorno della luce e del fuoco, è un momento di riflessione e di crescita per i semi piantati nella terra e nel cuore delle persone. È anche un tempo di purificazione e di rinnovamento, di amore e di prosperità.
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È anche il momento del primo raccolto, che riguarda le erbe e le piante seminate durante il solstizio d’inverno, che serviranno sia come cibo che come medicine e nei rituali. I doni della terra richiamano l’importanza del raccolto e del ciclo di crescita della natura ma anche del corpo, della mente e dello spirito.
Le tradizioni del solstizio d’estate si riuniscono ad altre celebrazioni in tutto il mondo: la festa di San Giovanni del 24 giugno (Midsummer in Inghilterra) e la giornata di luna piena della fine di questo mese. Secondo i nativi americani la luna piena di giugno si chiama Strawberry Moon perché dà inizio alla stagione delle fragole e segna il momento di raccogliere i frutti alla giusta maturazione.
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A Stonehenge durante la notte e all’alba del solstizio d’estate si riunisce un movimento spirituale collettivo in cui non possono mancare le danze al ritmo del suono tribale dei tamburi. È anche una delle poche occasioni dell’anno in cui ai visitatori è concesso di toccare le pietre di Stonehenge. Alcuni sentono un contatto spirituale e un’energia particolare grazie al contatto con queste pietre antichissime.
Fonte foto: Mirror
A circa 22 miglia da Stonehenge esiste un altro punto di ritrovo, meno conosciuto. Si tratta dei cerchi di pietre di Avebury.
Fonte foto: BBC
Qui ci sono meno divieti per i visitatori rispetto a quanto avviene a Stonehenge ma pare che l’atmosfera spirituale sia meno forte. Per molti visitare Stonehenge, magari proprio in occasione del solstizio d’estate, è un’esperienza indimenticabile da portare con sé per tutta la vita.
Marta Albè