“Smettiamo di farci la guerra con le armi, servono solo a distruggere”: il potentissimo appello dell’indigena Putanny Yawanawá

Putanny Yawanawá ha invitato tutti a usare la nostra voce, il nostro amore e la nostra fratellanza per dialogare e porre fine alle guerre inutili

Putanny Yawanawá è una figura centrale nella cultura Yawanawá, una delle popolazioni indigene dell’Amazzonia brasiliana. Figlia del leggendario leader Tuin Kuru, è diventata insieme a sua sorella Hushahu una delle prime donne della tribù ad ottenere la più alta iniziazione spirituale, un ruolo tradizionalmente riservato agli uomini.

Questa svolta ha unito gli universi maschile e femminile, portando una nuova dimensione alla spiritualità Yawanawá e rafforzando la cultura della loro comunità. Il loro impegno ha aperto la strada a molte altre donne della tribù, celebrando la magia della spiritualità femminile. Ad oggi continua a svolgere un ruolo di leader nella sua comunità, guidando ritiri spirituali e promuovendo l’eredità culturale e spirituale dei Yawanawá.

Piuttosto che il suo ruolo nella comunità, però, vogliamo incentrarci su un potente ed emozionante discorso che Putanny Yawanawá ha fatto e che è stato postato sui social. Si tratta di una riflessione sull’uso delle armi, sottolineando l’importanza di usare altre “armi” come la voce, l’amore, l’umiltà e la pazienza per affrontare le sfide del mondo moderno.

“Andiamo oltre le nostre differenze di pelle, di linguaggio, di colore”

Putanny Yawanawá ha invitato a lasciare da parte la violenza e le distruzioni inutili, proponendo una strategia di alleanza spirituale. Queste le sue parole:

Quello di cui abbiamo bisogno oggi è di smettere di farci la guerra con le armi per essere sentiti. La tua arma è la tua voce, la tua arma è il tuo amore. La tua arma è la tua umiltà e la tua pazienza. Queste armi che distruggono non creano. Niente arriva da loro, servono solo per distruggere. Quando qualcuno muore, niente cambia. Abbiamo bisogno di combattere con differenti armi e usare nuove strategie.

In questa visione, la comunicazione e la connessione con il cuore superano le differenze superficiali di pelle, lingua o colore, e ci ricordano che siamo tutti parte di un unico spirito.

Questa nuova strategia è la nostra voce, è la nostra alleanza. Queste alleanze spirituali sono dove ci troviamo come famiglia, come fratelli e sorelle; dove ci prendiamo cura gli uni degli altri; dove andiamo oltre le nostre differenze di pelle, di linguaggio, di colore. Comunichiamo con il nostro cuore, con i nostri pensieri e sentiamo che siamo una cosa sola. Uno spirito.

Le sue parole riflettono una profonda saggezza e un appello alla pace e alla solidarietà tra le persone di tutto il mondo, andando oltre ogni tipo di differenza e ricordandoci che siamo tutti fratelli. Basta guerre inutili che distruggono solamente, lasciamo spazio al dialogo per costruire finalmente un futuro migliore e libero da barbarie.

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