Chi è Simonetta Cheli, la prima donna a capo dei programmi osservazione della Terra dell’Esa

Simonetta Cheli è la prima donna a essere nominata direttrice dei Programmi di osservazione della Terra dell'Esa.

Senese, classe 1963, è la prima donna a essere Direttrice dei programmi di osservazione della Terra dell’Agenzia spaziale europea

Tre decenni di attività all’Agenzia spaziale europea (Esa) e oggi prima donna a conquistare la nomina a capo dei Programmi di Osservazione della Terra. Non a caso la chiamano “La Signora dei satelliti” Simonetta Cheli, che dal primo gennaio  2022 guiderà il centro Esrin di Frascati, succedendo a Josef Aschbacher, diventato Direttore Generale dell’Esa lo scorso marzo.

Un notizia giunta durante il 300esimo Consiglio dell’Esa a Parigi e annunciata insieme ad altre due nuove nomine: quella della francese Geraldine Naja, a capo del Direttorato per la Commercializzazione l’Industria e il Procurement, e quella dello spagnolo Francisco Javier Benedicto Ruiz, a capo della Navigazione.

Sono molto felice ed emozionata – dichiara Simonetta Cheli poco dopo l’annuncio. Avevo preparato la mia candidatura, ma sinceramente non me l’aspettavo, perché queste sono decisioni complesse dei 22 Paesi dell’Esa, che hanno una dimensione tecnica ma anche una dimensione politica.

Nata a Siena nel 1963 e figlia del noto costituzionalista Enzo Cheli, ha lavorato presso Esa per tre decenni ricoprendo vari ruoli all’interno della Direzione dei Programmi di Osservazione della Terra, tra cui Capo dell’Ufficio Strategia, Programma e Coordinamento, Responsabile Ufficio Coordinamento e Responsabile dell’Ufficio Relazioni Pubbliche e Istituzionali. Ha studiato Diritto ed Economia all’Università di Yale prima di laurearsi in Scienze politiche con specializzazione in Diritto internazionale presso l’Universita’ “Cesare Alfieri” di Firenze.

La sfida ambientale

Molte le sfide che l’attendono, a partire dalla crisi climatica fino alla gestione dell’emergenza legata ai disastri naturali. La Cheli ha sempre dimostrato una attenzione precisa per la sfida ambientale.

Le tecnologie danno informazioni essenziali per lo stato di salute del nostro Pianeta: dalla temperatura, dall’innalzamento dei mari alla situazione delle coperture delle foreste allo scioglimento dei ghiacci. Abbiamo 16 satelliti che scandagliano oceani, atmosfera, venti e ghiacci e altri 39 sono in cantiere, osserva la Cheli.

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Fonte: ESA

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